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  • Bolognamania: zero tiri in porta

    Bolognamania: zero tiri in porta

    • Greta De Cupertinis
    Ci sono partite che puoi immaginare come andranno a finire già dai primi minuti del match: quando perdi un giocatore per un problema muscolare dopo cinque minuti e un altro per espulsione dopo dieci, sai già che la partita sarà dura se non durissima. Tutto vero ma provarci non è reato: nel derby contro la Spal, nuovamente in scena a Ferrara dopo cinquant'anni, il Bologna invece ancora una volta costruisce poco e niente arrivando a non tirare mai in porta nell'arco dei novanta minuti.

    Valutazioni sbagliate e mancanza di coraggio hanno portato a quello che è l'ennesimo boccone amaro della stagione, soprattutto per quei tifosi che ieri hanno raggiunto il Mazza e sono stati sotto la pioggia battente ad incitare la propria squadra. Partendo dalla decisione di schierare Andrea Poli dal primo minuto, reduce da un problema muscolare e da una settimana di allenamenti differenziati, per poi perderlo dopo pochi minuti fino ad arrivare all'espulsione meritata di Giancarlo Gonzalez e al gol sbagliato da Mattia Destro nei minuti finali, la realtà è che questa squadra quando può fare il salto di qualità mostra tutti i limiti di cui è a conoscenza.

    A fine gara i riflettori si sono puntati tutti sul numero 10 rossoblù, colpevole di aver sbagliato a cinque centimetri dalla porta un tiro che avrebbe decretato il pareggio del Bologna. Riguardando le immagini è impensabile per un attaccante della sua tecnica sbagliare quel gol lì, davanti al portiere. Occasione ghiottissima, l'unica costruita dal Bologna in un match in cui anche le condizioni meteo hanno influito pesantemente sulla tenuta del campo e i rimbalzi del pallone.

    Ma è colpa di Destro se il Bologna non ha vinto o pareggiato? No, è colpa di tutta la squadra. Se non lotti, non vinci e se non ci credi anche portare a casa un pareggio diventa un'utopia. L'atteggiamento di questa squadra, gli errori banali commessi come il fallo di Gonzalez e tutti i passaggi sbagliati a centrocampo, sono sinonimo di mediocrità. E la mediocrità quando vuoi ottenere la parte sinistra della classifica non funziona: è vero, 33 punti in classifica sono un buon bottino in questo momento del campionato. Ma perchè fermarsi?

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