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  • Bongiorni a CM: 'Ho parlato con Pazzini: resta al Milan, se gioca è meglio di Torres. Baselli è il futuro'

    Bongiorni a CM: 'Ho parlato con Pazzini: resta al Milan, se gioca è meglio di Torres. Baselli è il futuro'

    • Luca Cellini
    Fra gli spettatori presenti questo pomeriggio sulle tribune dello stadio ‘Buozzi’ di Firenze per seguire dal vivo la sfida valevole per il campionato Primavera fra Fiorentina e Pro Vercelli, finita con il successo per tre a uno della squadra piemontese, c’era anche Antonio Bongiorni, responsabile del settore giovanile del Margine Coperta, società dilettantistica della provincia di Pistoia, affiliata all’Atalanta. Al termine del match Bongiorni ha parlato ai microfoni di Calciomercato.com

    Che partita ha visto fra Fiorentina e Pro Vercelli?
    “La Fiorentina ha dimostrato di essere una squadra organizzata, di livello superiore, con tanti giovani alle prime partite in questa stagione visto che la media di età della formazione di Guidi che è nettamente più giovane degli avversari. Le capacità dei singoli si vedono, si vede il lavoro di squadra, ha un gioco continuo, con variazioni offensive continue. Peccato che dopo il primo tempo in cui non ha concesso niente, non ha chiuso l’incontro e poi prima su un errore individuale e poi su un autogol, ha subito il ribaltamento del risultato”.

    Che stagione è per questo campionato Primavera?
    “E’una stagione particolare con tanti movimenti nelle squadre che sono portate a provare maggiormente i giocatori giovani. Con le nuove norme che presto verranno varate tutti i club si stanno guardando un po’ intorno però società come Fiorentina, Atalanta, Roma, Lazio, Empoli e Juventus sono club all’avanguardia e credo che in breve termine riusciranno a capire che il settore giovanile è il futuro del calcio italiano”.

    Che momento è per l’Atalanta? Ci sono maggiori difficoltà del club bergamasco nell’inserire giovani visto la classifica deficitaria della squadra di Colantuono?
    “No, anzi, sabato scorso ha esordito Grassi, un classe ’95, contro la Roma, e non ha avuto difficoltà. Però come sempre succede se la prima squadra ha un momento particolare, si ha un po’ paura a mettere dentro i giovani per paura di bruciarli. In Italia purtroppo abbiamo questa brutta abitudine che i giovani vengono tacciati di non essere maturi perché ci sono troppi interessi ed una retrocessione a livello di prima squadra può creare gravi danni economici. Se verranno ristrutturati i campionati giovanili, forse si avranno le regole per lanciare con stabilità i nostri migliori giovani. E’un momento di difficoltà economiche per tante cose nel nostro paese e quindi le società si guardano un po’ intorno prima di lanciare i giovani”.

    E’Baselli il futuro del centrocampo italiano?
    “Credo di sì. Se acquista un po’ di intensità, poi per le capacità che ha a livello tecnico-tattico è uno dei giovani più interessanti che possiamo proporre nel firmamento calcistico italiano. Ha bisogno di capire e di giocare con più intensità. L’intensità nel calcio moderno è fondamentale”.

    Lei che l’hai scoperto nel settore giovanile del Margine Coperta Giampaolo Pazzini dove lo vedi a chiusura della prossima sessione invernale di calciomercato il 1 febbraio 2015?
    “Credo che rimarrà rossonero. Ho parlato proprio l’altro giorno con Giampaolo. Ricordiamoci che quest’ultimo ha un ingaggio importante, non tutte le società possono permetterselo. Dispiace perché come dissi due mesi fa, se avesse la possibilità di fare dieci partite di seguito, quattro-cinque gol li farebbe. Torres ne può fare uno in dieci partite, ed infatti fino ad adesso non è andato oltre. Purtroppo a certi livelli vale lo stesso discorso che per i giovani: gli stranieri vengono in Italia con tanta cassa di risonanza, ma molto spesso di fermano lì”.
     

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