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  • Boniperti ricorda: 'Stavo per portare Maradona alla Juventus'

    Boniperti ricorda: 'Stavo per portare Maradona alla Juventus'

    L'ex presidente della Juventus Giampiero Boniperti rivela alcuni retroscena di mercato al quotidiano spagnolo As. 'Oltre a Pelè, stavo per portare anche Maradona in bianconero - afferma Boniperti -. Andai in Argentina per chiudere il trasferimento, ma il presidente Grondona mi odiava e così fece saltare il passaggio. Alla fine lo diedero al Barcellona. Anche a Gigi Riva ho sempre detto: Che occasione che hai perso quando non hai accettato la Juventus. Purtroppo lui era innamorato della Sardegna e di Cagliari e non sono riuscito a portarlo via da lì. Gli offrii un miliardo di lire, una cifra folle per quei tempi'. 

    Sui suoi trascorsi da calciatore, invece, Boniperti ha affermato: 'Alla Juve ci arrivai nel 1946. Decisiva fu un'amichevole contro il Fossano: vincemmo 7-0. Indovina quanti gol feci? Sette. Quando arrivai alla Juve trovai tantissimi grandi giocatori, da Rava a Locatelli, passando per Parola. C'erano tanti campioni del mondo e stranieri come Hansen, Martino o Praest. Peccato che negli anni Cinquanta, quando si cominciò a giocare in Europa, la squadra più forte era il Real Madrid. Conoscevo Bernabeu, era un uomo alto, bello. Era un grande personaggio, che è diventato fondamentale a Madrid. Di Stefano era un genio, mi piaceva tantissimo il suo modo di porsi e il suo stile di gioco. Di Puskas ricordo che aveva un piede sinistro fatato. Charles? Il più forte, ma era anche una persona buona, straordinaria. Sivori? Era un giocatore intelligente e simpatico, un leader dentro e fuori dal campo. Era un tipo molto latino, caliente: a volte usciva di testa ed era un problema. Il rapporto con gli Agnelli? Gianni era un ragazzo fantastico. Quando diventai presidente guardavo le partite sul suo elicottero. Il fratello Umberto? Una persona molto intelligente e preparata. Io al Real Madrid? Qualcuno mi cercò, in effetti, però tutti conoscevano il mio amore verso la Juve. Chiusi la carriera a 33 anni, giocai l'ultimo match contro l'Inter: finì 9-1. Solo mia moglie sapeva che quella sarebbe stata l'ultima gara, non lo dissi neanche all'Avvocato per non farlo infuriare'.

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