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  • Bonolis: 'Grande mercato dell'Inter, ora tocca a Mancini. Che peccato le cessioni di Kovacic ed Hernanes'

    Bonolis: 'Grande mercato dell'Inter, ora tocca a Mancini. Che peccato le cessioni di Kovacic ed Hernanes'

    Sale l’attesa per il Derby della Madonnina tra Inter e Milan: dopo qualche stracittadina di scarso prestigio, il mercato di giugno restituisce al grande pubblico della Scala del calcio due compagini completamente messe a nuovo. Una sfida dal sapore speciale che si appresterà a vivere anche Paolo Bonolis, volto noto della televisione italiana e grande tifoso nerazzurro, che si è concesso a calciomercato.com:
     
    Buonasera, quanto sente l’attesa per una gara come questa?
    “La sento un po’ quando conviene: apprezzo molto l’attesa, ma non mi lascio logorare da essa. Me la gusto aspettando il momento”.
     
    Si spera sia una gara che possa raccontare qualcosa di diverso. Gli ultimi derby hanno regalato ben poco...
    “Sia Milan che Inter hanno fatto molto bene sul mercato. I rossoneri hanno parzialmente modificato la propria fisionomia, mentre i nerazzurri escono da una vera e propria rivoluzione. Toccherà agli allenatori far vedere qualcosa. 
     
    Seguirà la partita da vicino?
    “Si, sarò allo stadio con mio figlio”. 
     
    Immediatamente dopo la cessione di Kovacic ha manifestato tutto il suo scetticismo. A fine mercato è rimasto della stessa idea? 
    “Mi spiace sia per la cessione di Kovacic che per quella di Hernanes, avevano il classico tocco fantastico. Ribadisco che allo stadio ci si va anche per divertirsi, motivo per cui non può bastare vedere atleti fisicati spingere avanti il pallone semplicemente grazie al proprio vigore. Per lo spettacolo è necessario che ci sia in mezzo al campo qualcuno dotato di idee diverse, di qualità superiore alla media. Kovacic ed Hernanes avevano quelle caratteristiche, ma erano voci spericolate in un deserto silenzioso. Il croato, spesso, dopo averne saltati due cercava lo scarico, ma si ritrovava di fronte un presepe immobile”. 
     
    In questo avvio di campionato c’è qualche giocatore che ha rapito il suo interesse? 
    “Dioussé dell’Empoli. È un ragazzo giovanissimo, ma quando l’ho visto mi ha subito impressionato. Credo che possa fare molta strada”. 
     
    Prima ha detto che sarà compito degli allenatori far vedere un bel derby: si fida di Mancini? 
    “Roberto Mancini è un grandissimo allenatore, credo sia ora che il mondo del calcio gli riconosca tali meriti. Non è un tecnico in via di formazione, è un professionista consacrato. Tutti pensano sia facile vincere con dei grandi campioni a disposizione, ma in realtà non è affatto così. I grandi giocatori vanno gestiti ed è difficile farlo”. 
     
    In questi mesi di Inter hanno fatto discutere i suoi tanti esperimenti
    “Diciamoci la verità: Mancini sapeva perfettamente che quel gruppo sarebbe stato completamente smontato ed ha provato qualcosa di diverso, magari sperando di ricavarne qualcosa. L’Inter dello scorso anno non meritava affatto la qualificazione in Europa, escluso Kovacic e qualche altro, la squadra era piena di giocatori “normali”.
     
    Che impressione le hanno fatto i nuovi acquisti?
    “Con Jovetic e Ljajic abbiamo spostato il gioco di una ventina di metri più avanti, adesso abbiamo bisogno di qualcuno che porti la palla fin lì. Mi dicono di un gran Telles e poi sono molto curioso di vedere Ivan Perisic. Ci sono tanti ingredienti a disposizione di Mancini, adesso bisognerà vedere che piatto ne verrà fuori".
     
    Tra i nuovi ingredienti c’è anche Felipe Melo
    “É un giocatore d’esperienza, chiamato a fare il metronomo. Offre abbastanza garanzie e dietro di lui c’è Gnoukouri che rappresenta il futuro. Avrà tempo e modo di assorbire sicurezze e segreti”. 
     
    Ci salutiamo con un pronostico? 
    “Non faccio mica il mago (ride, ndr), non so come andrà a finire. Nel cuore di ogni tifoso c’è sempre la speranza che la propria squadra possa vincere. 
     

    Pasquale Guarro


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