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  • Bonucci senza paura:| 'Niente Zenit, resto alla Juve'

    Bonucci senza paura:| 'Niente Zenit, resto alla Juve'

    Niente Zenit: il difensore respinge le avances russe.
    Bonucci: "Rimango alla Juve, la concorrenza non mi fa paura".
    Leonardo Bonucci non scarica colpe sugli altri («Avevo perso la Nazionale perché avevo le batterie scariche») e s'iscrive alla sfida anche quest'anno: «Se la Juve cerca un difensore accetterò la concorrenza, che è solo uno stimolo per crescere. Di questo non ho paura». Per questo la fuga all'estero non l'affascina: «Voglio restare bianconero».

    Leonardo Bonucci, la Juventus cerca un difensore centrale, il suo mestiere cioè: che ne pensa?

    «Che questo è un anno importante, sia per me che per la squadra. E che dobbiamo tornare a essere competitivi. E poi sono giovane, è normale essere sempre in discussione».

    Nel caso, si rischia il posto.
    «Accetto la concorrenza, è un modo per crescere. Non ho paura».

    Nel frattempo s'infila sempre il suo nome nelle trattative di mercato: le dà fastidio?
    «Da un certo punto di vista fa anche piacere, da un altro è un campanello d'allarme. Però sento la fiducia di Conte e della società, e questa convocazione è uno stimolo per continuare a lavorare».

    Titolare sette volte su nove con Prandelli, che però l'ultima volta non la chiamò: colpa del brutto campionato della Juve?
    «No. Più che quello della squadra pesò il mio rendimento. Ero arrivato in fondo con le batterie basse e così ero finito in panchina con la Juve».

    Se si gioca poco nel club, niente Nazionale: questa è la legge?
    «Così ci disse Prandelli, fin dall'inizio. E' stato coerente».

    S'è parlato dello Zenit San Pietroburgo: le andrebbe un'esperienza all'estero?
    (sorriso) «Giocare all'estero, o a livello internazionale puoi farlo anche andando nelle Coppe».

    O in Nazionale. Che sfida sarà con la Spagna?
    «Giochiamo contro la squadra più forte che c'è in circolazione. L'avversario ci stimola, ma non c'è paura, semmai rispetto. La gara potrebbe presentare delle insidie a livello fisico, perché siamo all'inizio della preparazione, ma a livello mentale daremo il massimo. Siamo molto motivati».

    Si gioca a Bari, dove diventò calciatore: che effetto fa?
    «Bello. Penso che Bari, con una prevendita di quarantamila biglietti, abbia già dato una risposta. Con uno stadio quasi esaurito, faremo il massimo».

    L'avversario che vorrebbe?
    «Fernardo Torres. Ha tutte le caratteristiche dell'attaccante moderno».


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