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  • Borja Valero: 'L'Inter ha bisogno di Spalletti. Io leader fuori dal campo'

    Borja Valero: 'L'Inter ha bisogno di Spalletti. Io leader fuori dal campo'

    Intervistato dall'Ansa, il centrocampista dell'Inter, Borja Valero, ha parlato del momento che lui e la squadra nerazzurra stanno attraversando, spiegando come in questa fase un uomo di forte personalità come Spalletti sia utile per risollevare immediatamente il morale dei calciatori.

    “Non è diverso da quello che fa vedere all'esterno. È così con tutti, un impulsivo, un temperamento a sangue caldo. E ci ha riportato a fare bene. Una realtà come l'Inter ha bisogno di un carattere forte e particolare”.

    LEADER SI, MA FUORI DAL CAMPO - Lui, Borja Valero, a 33 anni, interpreta una fase complessa dell'Inter - che comunque ha vinto domenica col Bologna -, crede al traguardo Champions e infonde serenità all'ambiente: «Ho vissuto momenti peggiori di questo. Forse ho anche un'età per sentirmi più tranquillo e provare a trasmettere calma e fiducia ai miei compagni e soprattutto ai più giovani. Io un leader? Più che altro penso di esserlo al di fuori dal campo. Poi, chiaramente, voglio essere protagonista in campo. Faccio il calciatore e non il politico».

    SULLA TRASFERTA DI GENOVA -  «L'Inter deve giocare con tanta voglia di fare bene. Siamo tornati a vincere ed è il momento per farlo di nuovo. È un campo complicato. Io, in particolare, ho sempre faticato a vincere a Genova». 

    CRISI E FANTASMI - «Quando non si vince a lungo, si vedono fantasmi dappertutto. Ora che abbiamo trovato la vittoria, speriamo di continuare. Ma non siamo reduci da una serie di sconfitte ed è una cosa positiva»

    IL NUOVO RUOLO -  «Mi piace. Sono più in contatto con la palla e mi diverto molto».

    SU KARAMOH - «Ha 19 anni, ha segnato il gol vittoria contro il Bologna. Che rapporto ha con lui? - «La forza di Karamoh è stata quella di non aver sentito il peso del momento. Un atteggiamento che gli ha dato la serenità giusta».

    USO DEI SOCIAL - «Sarebbe molto importante ricevere un'educazione all'uso dei social, soprattutto quando si è giovani. I social, in generale, sono uno strumento molto forte ma complessivamente c'è tanta gente che non sa usarli nel modo migliore, perché non è educata a farlo. Non vanno mostrate vite e persone che non sono autentiche». - 

    OBIETTIVO CHAMPIONS - «Quando inizi così, alla grande, vedi l'obiettivo. Lotteremo fino alla fine. Il nostro calendario? Le partite più complicate arrivano in ogni caso. Ma quelle che, sulla carta, erano le più facili sono diventate le più difficili da affrontare e viceversa. Non dobbiamo metterci più ansia di quella che abbiamo addosso». 

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