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  • Bosso, il vero vincitore di Sanremo: le accorate parole di Chantal Borgonovo

    Bosso, il vero vincitore di Sanremo: le accorate parole di Chantal Borgonovo

    Con l’arrivo di Ezio Bosso sul palco di Sanremo (foto th.tvblog), l’Italia si è fermata, incantata, per qualche minuto. L’arcinoto compositore che, affetto da SLA, non ha mai lasciato che la sua condizione gli rubasse la gioia di vivere, ha inondato il palco dell’Ariston e le case dei telespettatori di sorrisi, musica e amore per la vita. Le lacrime della violinista in sala dicono tutto. Si è trattato fin qui del momento più alto di Sanremo 2016.

    A colpire i telespettatori è stata anche la simpatia di Ezio, che anche a telecamere spente ha dimostrato di essere dotato di un’autoironia straordinaria. La sua risposta a un tweet ironico del blog satirico Spinoza entrerà nella storia dei social media.

    È davvero commovente vedere come anche una persona con una grave disabilità possa avere una pettinatura da coglione” si legge nel tweet dell’account @Spinozalive. “Quello è perché mi cerco di pettinarmi da solo” ha cinguettato di rimando Ezio Bosso, meritandosi la seconda standing ovation (stavolta digitale) della serata.

    “Esporsi così al mondo intero non è facile – ha commentato in esclusiva a Calciomercato.com Chantal Borgonovo, moglie di Stefano centravanti di Fiorentina e Milan malato di Sla anch’egli e scomparso tre anni orsono -. Ci vuole tanto coraggio e Bosso come mio marito Stefano è stato eccezionale”

    Chantal che ad aprile sarà a Firenze per l’inaugurazione di una strada intitolata a suo marito Stefano, capostipite tra i pazienti di SLA che non hanno avuto paura di nascondersi e si sono battuti trovare una cura, aggiunge: “La fantastica esibizione di Ezio Bosso è doppiamente importante poiché conferma che questo handicap non deve essere vissuto come una vergogna ma anzi può trasmettere forme di arte altissima. Grazie a Stefano prima e Ezio oggi, ognuno nei rispettivi campi, musicale e artistico, è possibile inviare un messaggio di vita e speranza ai malati di SLA e tenere alta l’attenzione dei media in merito alla ricerca”.

    Chantal che ha creato nel 2008 la Fondazione Borgonovo, sta raccogliendo fondi per lo studio sulle possibili connessioni tra sport e malattie neurodegenerative e osteoarticolari a cura dell’Istituto Mario Negri di Milano, della Casa del Sollievo Sofferenza Padre Pio e dell’ospedale di Novara.

     

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