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  • Bradaric al Cagliari: 'Mi manda Badelj'

    Bradaric al Cagliari: 'Mi manda Badelj'

    Il nuovo centrocampista croato del Cagliari, Filip Bradaric ha dichiarato nella conferenza stampa della sua presentazione ufficiale: "Sono contento, è un onore essere qui. Avevo ricevuto molte proposte da parte di diverse squadre, ma ho voluto il Cagliari perché so quanto valga la Serie A: il club rossoblù è stata la mia prima e unica scelta. Voglio ringraziare il Presidente, il Direttore sportivo, l’allenatore. Sulla scelta hanno anche influito le chiacchierate nel ritiro mondiale con tutti i calciatori croati che giocano in Italia, a partire da Milan Badelj. Poi, Darijo Srna: quando è venuto a Mosca prima della finale mi ha detto che dovevo assolutamente venire a Cagliari perché i tifosi sono splendidi e non dovevo perdermeli per nessun motivo. Il fatto che ci siano Darijo e Marko Pajac mi sarà di grande aiuto per facilitare il mio inserimento". 

    "Non mi piace molto parlare di me, mi esprimo in campo. Calcio con entrambi i piedi, anche se preferibilmente adopero il destro. Sono un centrocampista centrale, ma posso giocare anche più avanti, sulla trequarti: mi metto a disposizione dell’allenatore. Sono consapevole di dover lavorare per migliorare, sotto tutti gli aspetti. Non mi spaventa misurarmi con una nuova realtà. L’unico ostacolo è la lingua che ancora non conosco bene: per questo inizierò subito a prendere lezioni, così che nella prossima conferenza potrò parlare in italiano".

    "Ho espresso la mia richiesta quando la squadra era in tournèe in Turchia, sono felice che sia stata accettata e ci tengo a ringraziare il capitano Dessena per questo. So che per il Cagliari il 6 è un numero importante, l’hanno portato giocatori leggendari come Diego Lopez. Indossarlo non sarà facile ma allo stesso tempo costituirà una spinta maggiore a dare il meglio di me stesso per aiutare la squadra a raggiungere i massimi risultati. Non ero mai stato in Sardegna prima, ma il primo impatto è stato bellissimo: non solo per le bellezze naturali, ma anche per la gentilezza e la cortesia della gente, e l’attaccamento alla squadra da parte dei tifosi. Sono ulteriori motivazioni a fare bene”.

    "Al Mondiale in Russia sono stati cinquanta giorni splendidi, tutti insieme abbiamo fatto qualcosa di inimmaginabile, rendendo felice il nostro popolo. Molte partite sono finite ai supplementari o ai rigori, dunque è stato tutto anche stancante. Ho avuto bisogno di riposo perché ero psicologicamente e fisicamente esaurito. Ora, dopo due allenamenti, sono pronto per la mia nuova avventura con la maglia del Cagliari". 

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