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  • Braida: 'Cassano chiedeva sempre di andar via'

    Braida: 'Cassano chiedeva sempre di andar via'

    Ariedo Braida, dirigente sportivo del Milan risponde oggi, intervistato da Nicoletta e Gabriele Parpiglia su RTL 102.5, sull’addio di Cassano al Milan e alle dichiarazioni rilasciate, e mai andate in onda fino ad oggi, dal neo attaccante dell’Inter a fine maggio, in un’altra intervista fatta da Gabriele Parpiglia.

    Queste le dichiarazioni di Cassano quando ancora era al Milan (DICHIARAZIONI RELATIVE A FINE MAGGIO):

    “Nel momento del bisogno Galliani mi chiamava ogni giorno e mi aveva detto come era la situazione, come un padre…”

    “…A me dispiace per chi lascerà il Milan perché chi se ne va , il giorno dopo pensa, “che cagata ho fatto…”

    “...Al Milan dalla cucina al presidente Berlusconi ti trattano tutti come un re non ti fanno mancare nulla, nulla. E’ ovvio che mi dispiace, io in un anno e mezzo che sto qui ho costruito un rapporto con tutti. Il mio futuro è qui…”

    “…Il 2014 è una data che ho messo da parte, mi piacerebbe andare avanti ad una solo condizione: devo stare bene e fare bene. Se devo stare in campo per compassione non va bene. Se nel 2014 non ce la faccio più, me ne vado, la gente si deve ricordare che Antonio era forte non che era ridicolo altrimenti me ne sto a casa…”

    Queste le risposte di Ariedo Braida:

    Qual è il vero motivo, se c’è, dell’addio di Antonio Cassano al Milan?

    “Bisogna chiedere a lui, ha chiesto con insistenza di andare via, una, due, cinque, dieci, cento volte, quindi ad un certo punto cosa bisogna fare…vuol dire che c’è qualcosa che non va. Io ho avuto un colloquio con lui e non ho capito quale fosse il motivo per il quale se n’è andato, a me non l’ha detto. Dato che lui si è fatto le domande e le risposte: bisogna andare indietro nel tempo e capire cosa è successo. Tempo fa sono state dette delle cose, e magari ci si dimentica, è tutto molto complicato. Nella vita ci possono essere dei problemi che a volte possono essere risolti e a volte meno, comunque lui avrebbe dovuto essere più chiaro. Non si può parlare di fedeltà 3 mesi fa e poi in così poco tempo cambiare, non si può fare così. Tutto questo si commenta un pò da sé. Credo che la risposta la possa dare solo lui, e poi nella vita bisogna guardare avanti, essere sinceri”.

    È una questione di soldi?

    “Io non parlerei di soldi, perché al Milan non è mai successo che un giocatore si sia lamentato per soldi, mai avuto problemi di questo tipo, sono sempre stati tutti soddisfatti”.

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