"I bilanci sono abituato a tracciarli a fine anno, pero' finora, dei miei tre campionati, questo e' quello con il minor numero di errori". E' soddisfatto fino a questo momento il designatore della Serie A, Stefano Braschi, come spiega ai microfoni de 'La Politica nel Pallone' su Gr Parlamento. "Quattro-cinque errori su fuorigioco si potevano evitare - ha aggiunto Braschi - Un assistente pero' in una partita fa mediamente 10-15 valutazioni, che diventano migliaia dopo quindici giornate di campionato. E poiche', dal punto di vista statistico, gli errori sono 40-50, non potevamo fare di meglio. Certo, 3-4 errori si potevano evitare, pero' in campo sbagliano anche i grandi campioni, che non per questo diventano scarsi. Non ci sto quando si dice che si sbaglia quando c'e' un errore in tutta la giornata, buttando cosi' a mare tutto cio' che si fa: l'anno scorso gli assistenti hanno commesso il 3-4% di errori, quest'anno siamo sulla stessa cifra. Pero' si deve evitare per evitare certe cose".

Una battuta su Inter-Juve, diretta da Tagliavento: "E' stata una partita arbitrata male da un grande arbitro, e questo puo' succedere. Per fortuna l'Inter ha poi vinto ma la prestazione non e' stata positiva". Braschi, poi, si dice affatto contrario alla tecnologia applicata al campo: "Non so se sia il momento giusto per l'introduzione della moviola perche' ci sono episodi che nemmeno cosi' possono essere totalmente chiariti. Se si parla pero' di 'gol non gol', non c'e' problema: se non si adotta e' perche' non si trova un mezzo sicuro al cento per cento. E l'eventuale adozione di questa tecnologia sarebbe complementare con l'utilizzo degli 'addizionali'". Sulle auricolari usate in campo: "Sono come i cellulari, a volte si prendono, altre no. Le nuove generazioni saranno migliori, magari trovano anche il modo di boicottarle...".