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  • Francia, i segreti della rinascita

    Francia, i segreti della rinascita

    Stupisce, vince e convince. Nessuno alla vigilia avrebbe scommesso un euro in questi Mondiali di Brasile 2014 sulla Francia di Didier Deschamps che, però, sta dominando il girone E con due vittorie su Honduras e Svizzera che riporta i Bleu ai fasti del quadriennio 1997-2003 in cui arrivarono le vittorie di un Mondiale e un Europeo. Proprio il dato relativo ai gol segnati finora, infatti, fa fare alla nazionale francese un salto indietro a quel periodo: la Francia non segnava così tanto in un esordio Mondiale proprio dall’edizione del 1998, sicuramente non è un caso.

    RILANCIO CHE PARTE DA LONTANO - Non è un caso perché il successo di questa nazionale arriva da lontano, da una progettualità ed una crescita legata soprattutto ai settori giovanili e all’ampio spazio concesso ai giovani in rampa di lancio nella Ligue 1. Deschamps ha scelto di portare in Brasile un gruppo solido, unito, fedele e privo di teste matte, ex presunti fenomeni, gente stanca e presuntuosa. Lasciati a casa M’Vila, Gourcuff, Gameiro, Menez, Clichy, Gignac e, soprattuto quel Samir Nasri che aveva scosso il gruppo nell’ultimo Europeo. Spazio ai giovani, a quei giovani cresciuti e maturati con le nazionali giovanili.

    CRESCITA COSTANTE - Una crescita costante che ha portato le nazionali giovanili francesi alla vittoria dell’Europeo under 19 (in cui per la prima volta si è messo in luce il talento di Antoine Griezmann), un quarto posto e una vittoria nel Mondiale Under 20 (2011 e 2013 con la vittoria di Paul Pogba e compagni) e una nazionale under 17 (due volte in semifinale nel 2007 in Europei e Mondiali) e under 21 che, seppur trascurate a livelli di risultati hanno concesso ampio spazio a giocatori che, oggi costituiscono l’ossatura della squadra come Varane, Sakho e Debuchy.

    LINEA GIOVANE - Il Mondiale sta confermando che la linea giovane paga. La Spagna che ha puntato su un gruppo storicamente consolidato è già eliminata dal torneo, l’Olanda con 7 ex-Under 21 in rosa al contrario vola. La Francia conferma questa tendenza: questo torneo non è adatto a giocatori datati. Solo Evra e il terzo portiere Landreau superano i 32 anni nella lista dei convocati da Deschamps. 10, invece gli under 26 presenti in Brasile. Giocatori fatti e finiti e con un grande bagaglio di esperienze internazionale nonostante la giovane età. Giocatori come Paul Pogba della Juventus, Raphael Varane del Real Madrid, Mamadou Sakho del Liverpool, Antoine Griezmann della Real Sociedad, Lucas Digne del Paris Saint Germain, Moussa Sissokho del Newcastle. Giocatori abituati a sopportare la pressione e a disputare partite di alto livello come la stella del Real Madrid, Karim Benzema. E altrettanti sono pronti a prenderne il posto per la nazionale del futuro. Progettualità, ricambio e coraggio, così, la Francia è tornata ad essere grande.

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