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  • Brescia, Corioni:| 'Calori? Credo che resterà'

    Brescia, Corioni:| 'Calori? Credo che resterà'

    • F.P.

    Andrea Iaconi sì. Alessandro Calori pure? 'Credo di sì. Certamente sì. L'ho già detto e lo ripeto'. Gino Corioni non sembra avere dubbi, prima della cena di fine stagione. A Cologne si raduna la squadra, il Brescia che oggi è e domani non sarà più. Ma il direttore sportivo è confermato. L'allenatore è confermato: 'A meno che non sia vero che la settimana prossima qui licenziano tutti e ne assumono di nuovi - sorride il pres -. Non so cosa succede, sto a vedere come voi'. Risata. La battuta si riferisce al nuovo organigramma, atteso per i prossimi giorni.

    Se stila un bilancio dell'ultima annata, Corioni è 'abbastanza soddisfatto. Abbiamo raggiunto l'obiettivo in maniera molto strana: una partenza a mille all'ora, una frenata inconcepibile, la salvezza prima del previsto, un altro stop brusco. Difficile spiegare'. In principio fu Beppe Scienza: 'Sfortunato, su 13 partite consecutive senza vittorie ne avrà sbagliate sì e no 5'. Ecco allora Alessandro Calori: 'Una volata incredibile, 10 gare filate senza subire gol. Poi ci siamo arenati. Un atleta finisce per naufragare, quando pensa di aver fatto abbastanza e perde la cattiveria. Ma i nostri allenatori sono stati bravi, sia Scienza che Calori. E Calori per me rimane'. Salvo contrordini.

    Lunedì è previsto l'appuntamento decisivo fra presidente (che propone un contratto annuale) e allenatore (che vorrebbe un pluriennale). Ai suoi giocatori, Corioni si rivolge nella maniera consueta: 'Quest'anno mi avete visto di meno, ho avuto qualche problema di salute... E perché mi state antipatici'. Il presidente ha il piglio di sempre. Sul mercato estivo, ha le idee chiare: 'Abbiamo 3-4 giovani da inserire, altri 3-4 elementi li prendiamo'. Un paio di brasiliani sarebbero già qui: Felipe 'Sodinha', centrocampista ex Udinese, si allena con la squadra da un po'; Rafael, laterale destro ieri in campo nell'amichevole col Sao Bernardo, può essere il nuovo vice-Zambelli.

    'Qualche cessione non mancherà - prosegue - e dobbiamo definire bene le comproprietà. Ne abbiamo ancora bisogno, purtroppo. El Kaddouri fra Parma e Lazio? Non mi risulta. Diamanti agli Europei? Un'ottima cosa'. La Nazionale va a giocarsela mentre in Italia infuria la bufera. Anche stavolta il Brescia è estraneo allo scandalo. Oggi come nel 2006, quando era, semmai, parte lesa. Eppure, dopo quella retrocessione, nessun risarcimento: 'Da 45 anni faccio calcio senza penalizzazioni. Ne vado fiero - dice il presidente -. Un motivo di orgoglio che dovrebbe valermi quantomeno uno scudetto'. Tornano in mente le parole di Mazzone, che ha sempre ricordato di aver vinto da allenatore 'lo scudetto dell'onestà'.

    Corioni scuote la testa: 'Il calcio è cambiato. Se quello che si scrive è vero, sono successe cose gravissime. Mi dispiace per Mauri e Milanetto, ragazzi intelligenti: se hanno abboccato a certe scemenze l'hanno fatto per disattenzione, per superficialità. Una volta lo scandalo era comprare un punto o 2; oggi è scommettere milioni su un 2-2, pagandone centinaia di migliaia ai calciatori per realizzare il punteggio. Se il nostro ambiente coglie la gravità, il marcio che c'è sparirà'. Il premier Monti propone di fermare il calcio per 2-3 anni: 'Ma no, questo è lo sport che dà più emozioni. Bisogna resistere. Io per la verità vorrei lasciare, ma finché non è possibile devo andare avanti'.

    (Bresciaoggi)

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