Brescia del futuro:| Ancora tante incognite...
Tanto da fare (presto), tanto da chiarire (prima). Una panchina da confermare (o da assegnare), equilibri da assestare (o scompaginare). Il Brescia si riscopre una pentola in ebollizione a campionato finito, dopo settimane senza stimoli né paura, con una classifica tranquilla da mesi. Ma vivere sul filo della tensione è una costante, da queste parti. Più che una scelta, ormai, un'abitudine. Dunque a fine maggio, come al solito, non si sa chi è l'allenatore. E pure i quadri dirigenziali di prima squadra e settore giovanile sono ancora da definire. Il primo nodo da sciogliere riguarda la guida tecnica. Il '70 per cento di possibilità di restare' azzardato da Alessandro Calori la mattina della partenza per Crotone, suggerito dalla cena della sera precedente con il direttore sportivo Andrea Iaconi, è stato ribaltato già nel tardo pomeriggio da Gino Corioni. Il presidente del Brescia sa essere 'tranchant' e ha colto l'occasione per ribadirlo: 'Calori è confermato, ma la proposta è solo annuale'. Proposta per così dire: fino a prova contraria, l'opzione per il rinnovo automatico spetta all'allenatore per la salvezza conquistata sul campo. Quindi Calori è già legato al Brescia fino al 2013, a meno che Calori (o il Brescia) non spezzi il legame prima del tempo. L'allenatore vorrebbe un prolungamento come dimostrazione di vera fiducia in prospettiva. Iaconi è pronto a discuterne, e aveva pure intavolato il discorso. Passo avanti del direttore sportivo, brusco stop del pres, che non intende 'sposare un allenatore'. Complice la pessima prova di Crotone (crollo nella ripresa e sconfitta per 4-1), le possibilità di una conferma sono in calo. La solidarietà della squadra, capitan Zambelli in testa, è stata spazzata via da Corioni dopo la partita: 'I giocatori pensino a evitare figuracce, al resto penso io'. Ci penserà, Corioni, dopo aver incontrato Calori e Iaconi. Un appuntamento per decidere: restare insieme o salutarsi. Nel secondo caso si comincerà a sfogliare la margherita per il sostituto: Gautieri, Di Francesco e Stroppa sono in lizza.
C'è da poi capire come saranno divisi i compiti fra Andrea Iaconi, il direttore sportivo, e Gigi Maifredi, il direttore tecnico. Iaconi ha firmato un quadriennale. È stato definito da Antonella Corioni, che si occupa della direzione generale del club, 'il cardine del nuovo progetto'. Iaconi ha sottolineato l'esigenza di 'collocare meglio Maifredi'. Dal canto suo Maifredi ha chiarito che 'non è Iaconi a dover parlare di questo: sono io a doverne parlare con il presidente, poi con Iaconi e Fabio Corioni. So già cosa farò: qualcosa di più di quest'anno. In ambito tecnico'. Ieri pomeriggio Iaconi e Maifredi hanno assistito alla partita dei Giovanissimi con la Juventus (0-0). Fra tanti spettatori anche il grande ex Mircea Lucescu. Non era il momento delle spiegazioni, ma presto verrà fatta chiarezza sui ruoli. Il nuovo organigramma del club, nei prossimi giorni, definirà ruoli e confini, gerarchie e competenze. I nodi da sciogliere riguardano anche il settore giovanile, che salvo sorprese verrà diretto da Pietro Strada. E sul fronte mercato si inizia a sondare il campo per qualche rinforzo. Per puntellare l'attacco piace Elvis Abbruscato, 31 anni, 32 reti nelle ultime 2 stagioni con il Vicenza, impegnato nei play-out contro l'Empoli.
(Bresciaoggi)