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  • Brescia, Scienza:| Confronto con i giocatori

    Brescia, Scienza:| Confronto con i giocatori

    • F.P.

    Il buio scende sul 'San Filippo', e del Brescia nessuna traccia. Sono dentro gli spogliatoi, la squadra e Beppe Scienza, senza intermediari. Soprattutto senza dirigenti. Gino Corioni nemmeno si fa vedere: 'Significa che la situazione non è così tragica', prova a spiegare il consulente Gigi Maifredi. L'allenatore appena confermato parla a tutta la squadra. Il primo allenamento della settimana è previsto per le 15, ma inizia solo alle 17,05 alla luce dei riflettori. Un modo per uscire dal tunnel? I giocatori entrano sul campo principale di via Bazoli e, in attesa di iniziare, ridono e scherzano. Forse è per cercare di stemperare la tensione, normale dopo 11 partite senza vittorie, una sconfitta pesante come quella contro l'Albinoleffe e due ore di confronto con un allenatore che felice e sereno non può essere.

    Poi si inizia a lavorare, la squadra si divide in due gruppi. Scienza resta in mezzo al campo, da solo. Non è il solito Scienza. Non urla, non interviene. Forse perchè i giocatori stanno svolgendo la parte atletica con i preparatori Diego Gemignani e Alessio Squassoni. L'allenatore del Brescia ha il capo chino. È pensieroso, forse di più. Puntando l'obiettivo dei fotografi sull'espressione del tecnico, si nota una persona estremamente preoccupata. 'Guai se così non fosse', abbozza qualche tifoso. Qui si va al di là. Impressioni, d'accordo, unite al fatto che Scienza, uscendo domenica mattina da casa Corioni a Ospitaletto, si sentiva sull'orlo dell'esonero, salvo essere confermato dal pres mezz'ora più tardi: 'I tam tam per gli allenatori esistono eccome. A furia di gridare al lupo al lupo pensi di vederlo davvero', dice Maifredi.

    Scienza resta in mezzo al campo, passeggia nervosamente e, nonostante in panchina ci siano Maifredi e il team manager Edoardo Piovani, continua a restarsene per conto suo. Non si avvicina né al gruppo di Gemignani né a quello di Squassoni. Meglio solo con i propri pensieri; le soluzioni da trovare, quell'inizio da favola e i successivi 2000 problemi affrontati quasi sempre da solo: 'Nessuno ha le attenuanti del nostro allenatore', conferma Maifredi. Poi inizia la partitella: 11 giocatori con la divisa blu da una parte, 10 con la pettorina verde dall'altra. Con la divisa blu Arcari in porta; Mandorlini, Martinez, Magli e Daprelà in difesa; Vass, Vass, Salamon e Cordova a centrocampo; Juan Antonio con Ramos Martinez e Feczesin. La formazione con la pettorina verde comprende Leali tra i pali; Zambelli, Paghera e Kamal in retroguardia; Scaglia, Budel, Martina Rini in mezzo; Ramos, Jonathas e Varga davanti. Scienza dà qualche indicazione alla difesa: 'È la guida giusta per noi - dice Maifredi -. E il fatto di averlo confermato dimosra che la società è più matura'. Sperando non ci sia più bisogno di rimetterlo in discussione. Altrimenti, altro che buio.

    (Bresciaoggi)

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