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  • Brescia, Scienza:| 'Una squadra di animali'

    Brescia, Scienza:| 'Una squadra di animali'

    Chissà se il posticipo all'ora di pranzo (fischio d'inizio alle ore 12,30) concilierà l'appetito al Brescia, a digiuno di vittorie dal 24 settembre e in casa a dieta punti dal 7 novembre (0-0 con la Sampdoria). I biancazzurri al «Rigamonti» si stanno dimostrando molto ospitali. Troppo. Il Bari non deve avere l'accesso facilitato al buffet come Ascoli e Albinoleffe. E come Pescara e Reggina. Fanno 4 sconfitte in 9 partite casalinghe: un orrore che fa male al fegato E alla classifica.
    CERTO, fossero solo i numeri da aggiustare... Beppe Scienza lo sa bene. Glissa sulle voci societarie («Non me ne curo, ormai più che voci sono urli, comunque io e la squadra ci siamo estraniati») e chiede ai suoi giocatori di diventare «animali» e di fare risultato «con le buone o con le cattive».

    L'allenatore del Brescia non ha peli sulla lingua. L'impressione del tecnico depresso fa spazio alla sensazione di un uomo che dentro ha tanta rabbia da trasmettere. La sua: «Dobbiamo sfondare la partita in due - e già l'incipit... -. Voglio una squadra di animali. Non voglio nemmeno pensare a non fare risultato contro il Bari. La vittoria? Certo che la cerchiamo. Però, in questo momento così delicato, anche solo muovere la classifica sarebbe importante per respirare».
    Respirare? Con i risultati di ieri la zona retrocessione diretta è a 2 soli punti. non si può sbagliare partita e nemmeno formazione.
    «Scelgo sempre per quel che vedo in settimana - spiega Scienza -. E in questi giorni c'è chi ha dato segnali e chi no. Giocherà chi ha tirato fuori più cose negli allenamenti».
    Le assenze sono numerose e pesanti: «Succede sempre così: ritrovo Zambelli ma perdo Berardi e allo stesso tempo Daprerlà, che si è fatto male contro la Primavera in una maniera banale. A centrocampo manca El Kaddouri, un giocatore unico nella nostra rosa per caratteristiche e per come si adatta alle situazioni. In più Cordova ha fatto una settimana tribolata e non ci sarà. Oh, mai che abbia problemi di abbondanza».
    L'ULTIMA defezione è Leali, che non ha partecipato alla rifinitura per l'influenza e non è nemmeno convocato: «Ma per il ruolo del portiere c'è Arcari, ci sono due giovani in gamba come Cragno e Caroppo. E Leali non si discute. I problemi sono altri».
    Come Feczesin. Dove è finito il bomber implacabile di inizio stagione? «È ancora lontanissimo dalla sua condizione migliore. Per noi è fondamentale, ma deve tirare fuori più cattiveria, se vuole tornare titolare lo deve meritare».
    Così, contro il Bari, in attacco dovrebbe essere confermata la strana (ma efficace) coppia Juan Antonio-Jonathas. E vista la fedeltà al 4-3-1-2, chi da trequartista? Scaglia, bravino ma troppo facile ad abbattersi dopo un errore? O Vass, che Scienza vorrebbe incontenibile, pronto a inserirsi negli spazi come Hamsik e ringhioso in marcatura su Donati? E a centrocampo, con Budel e Salamon, dovrebbe trovare spazio Paghera che non parte titolare dalla partita di Verona (1 novembre).
    Il Bari, invece, è reduce dalla rifinitura mattutina al Club Azzurri. L'allenatore Vincenzo Torrente: «Non veniamo a Brescia per difenderci».
    Prego, faccia pure.


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