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  • Brescia che vince....| Non a tutti piace

    Brescia che vince....| Non a tutti piace

    • F.P.

    È bello sentirsi dare dei ladri, l'insulto più gettonato dai perdenti; sentirsi dire che 'il Brescia meritava di perdere per 3-0'. È fantastico, il massimo. L'epiteto 'ladri' il Brescia se l'è sentito dare nella placida Cittadella dopo un 2-0 tutto sommato legittimo. E domenica, dopo la vittoria contro il Torino, l'allenatore dei granata Gianpietro Ventura, peraltro tecnico capace e persona perbene, ha detto proprio questo, che ci sarebbe stato niente da dire se la sua squadra avesse vinto con tre reti di scarto. A stento si nasconde il sorrisino, Si lascia dire, magari si replica con pacatezza, ma sentirsi dire che il Brescia non ha meritato di vincere, dopo aver vinto, è una sensazione inebriante. E sono lontane anni-luce le domeniche, anzi i sabati in cui i bresciani - dirigenti e staff tecnico; giocatori, tifosi e pure giornalisti al seguito - dovevano combattere, sulla strada del ritorno, non solo con la mestizia di un risultato spesso negativo (prime otto gare a parte), ma con il dolore alle spalle per le pacche date dagli avversari. E all'inizio, come a Padova, la prima sconfitta della stagione, la stazione di partenza della via crucis che porterà all'esonero di Scienza e all'arrivo di Calori, ci si beava di questa squadra che, pur perdendo, produceva un bel gioco. Sconfitta dopo sconfitta, complimento dopo complimento, pacca dopo pacca, non ci si è resi conto che lo sbagliare continuamente occasioni e ripetere quasi meccanicamente gli errori difensivi puntualmente sfruttati dagli avversari, non era affatto giocare bene. Era la strada maestra per la seconda retrocessione consecutiva, dopo la discesa dalla serie A nell'anno del centenario.

    Il Brescia di Calori non prende gol, ha l'approccio giusto alle partite. È organizzato, segna e vince pur non imbottito di punte. Ha riacceso la speranza di una stagione siginficativa nei tifosi, annunciati in buonissimo numero lunedì sera a Gubbio nonostante la giornate feriale e l'ora tarda di inizio della partita (ore 20,45). I biancazzurri sono a tre punti dai play-off e c'è chi, in forza di questa nuova prospettiva, legittimata dal primo successo stagionale contro una rivale di classifica superiore (e perdipiù si tratta della capolista), chiede a gran voce una squadra più spregiudicata, il ritorno a una linea ancora più verde, anche se domenica, dopo due mesi in naftalina, si è rivisto in campo Salamon. Che lo chiedano i tifosi, è un conto. Ma che certi mugugni malsopiti per l'atteggiamento tattico del Brescia arrivino dall'interno... È un momento magico, questo. Si faccia in modo che queste battaglie conquistate in serie diventino il preludio al successo nella guerra. Pensino, i brontoloni, ai benefici effetti sulle casse societarie. Mai come in questo caso il silenzio può valere oro.

    (Bresciaoggi)

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