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  • Brescia, tutti invitati al Cellino Show: leggendaria lite con Delneri

    Brescia, tutti invitati al Cellino Show: leggendaria lite con Delneri

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    L'utente desiderato non è al momento raggiungibile, ma se c'è da licenziare qualcuno si fa sentire eccome. Massimo Cellino, proprietario e presidente del Brescia, vive ore normali cioè frenetiche. E se tutto quanto avviene dentro uno snodo temporale che è coincidenza fra le ore conclusive del calciomercato estivo e una scoppola della sua squadra, ecco maturare le condizioni per una puntata speciale dello show. Fatto di licenziamenti e riassunzioni, annunci di cedere gratis la società e denunce di presunte minacce subite da parte dei calciatori, e infine di telefoni (ben cinque!) staccati per non essere molestato. Cos'altro vorreste aggiungere a siffatto repertorio? 

    Per provare a raccontare come stiano andando le cose è bene iniziare dal passaggio più fresco: l'esonero del tecnico Luigi Delneri dopo soltanto due giornate di campionato, con il ritorno in panchina dell'uruguayano Diego Lopez. Che per Cellino è ormai come una coperta di Linus. Deve riabbracciarlo, stropicciarlo affettuosamente, poi maltrattarlo, cacciarlo e riabbracciarlo quando servirà riprendere il ciclo. Fra l'altro, riguardo a Lopez, c'è un aspetto da chiarire. Perché stando a quanto condiviso dai media lo scorso agosto 20 agosto, l'ex-nuovo allenatore del Brescia aveva rescisso il contratto con la società di Cellino. E invece in queste ore circolano versioni diverse. A ogni modo, che si tratti di richiamo di un dipendente sollevato dall'incarico o di nuovo contratto, rimane che all'allenatore cui era stata affidata la squadra per riportarla subito in A, Luigi Delneri, siano bastati un pari e una sconfitta per essere messo alla porta. I retroscena parlano di una furiosa litigata fra presidente e allenatore dopo la gara persa 3-0 domenica scorsa sul campo del Cittadella. Pare che Cellino abbia contestato a Delneri la gestione dei cambi. Peccato non esistano registrazioni vocali della litigata. Perché conoscendo il modo con cui i due parlano, specie se in stato d'alterazione, sarebbe venuto fuori qualcosa di leggendario. 

    Ma in fondo l'esonero di un allenatore è ordinaria amministrazione. Diverso il discorso sugli altri segmenti dello show che senza posa va avanti durante queste ore. A cominciare dalla dichiarazione rilasciata nel corso di 90° minuto, dopo la sconfitta contro il Cittadella. Cellino sostiene di essere stato minacciato da alcuni suoi calciatori, scontenti per non essere stati ceduti e pronti ad "andare in depressione". Cosa, questa delle minacce da parte dei calciatori, che a suo dire non gli era mai capitata in 30 anni di calcio. E chissà quanti suoi interlocutori potrebbero dire, con altrettanta schiettezza, che in "n" anni di calcio non sia mai capitato loro ciò che è capitato avendo a che fare con Cellino. 

    La vetrina di 90° minuto è servita al presidente del Brescia per dare altri due annunci: di essere pronto a dare via gratis la società; e di avere spento tutti e 5 i suoi telefoni per non dover più ricevere chiamate dai suoi calciatori e dai loro agenti ("per queste cose ci sono i direttori sportivi"). Un presidente completamente sconnesso. In senso telefonico, va da sé. 

    @pippoevai

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