Espugnare San Siro si può. L'ultima volta fu il Brescia di Gianni De Biasi ad abbattere le barriere della scala del calcio, schiantando l'allora Inter di Alberto Zaccheroni, subentrato a campionato in corso dopo l'esonero di Hector Cuper. Era un Brescia di giovani promettenti che misero a ferro e a fuoco la difesa dei neroazzurri allora allo sbando. Un 3-1 spettacolare con doppietta di Andrea Caracciolo e gol di Simone Del Nero.

Una gara che partì malissimo, con il gol dell'Inter di Dejan Stankovic dopo pochi minuti. Il Brescia fece quadrato e adottando una tattica attendista colpì ripetutamente in contropiede. Al gol del pareggio di Caracciolo, con tanto di scavino su Toldo, seguì il colpo di testa di Del Nero, abile a infilare Helveg e Adani in marcatura e incrociare perfettamente nell'angolo lontano. Nel finale la rete del 3-1 ancora di Caracciolo grazie a una deviazione della sua conclusione su cross di Diana.

Era il Brescia di Baggio e Di Biagio, il Brescia di Mauri e Stankevicius. Di quella squadra sono rimasti i soli Mareco e Martinez, oltre al bomber Caracciolo appunto. In questo Brescia ci saranno Eder e il rientrante Diamanti, Cordova e il talentuoso Hetemaj. Le sconfitte consecutive sono cinque, e la luce in fondo al tunnel sembra non vedersi mai. Eppure la possibilità per giocare un brutto scherzo ai campioni d'Italia e d'Europa c'è. Servirà spregiudicatezza e meno acume tattico. Servirà concretezza e meno diligenza. Servirà essere liberi mentalmente e non pensare alle sconfitte precedenti.

Servirà soprattutto travestirsi. Eder potrebbe prendere il vestito festoso che fu di Del Nero; Caracciolo del suo ego giovanile, Sereni quello di Luca Castellazzi (che sarà in campo ma con la maglia dell'Inter per l'infortunio di Julio Cesar), Zebina quello del gladiatore Di Biagio ma soprattutto Iachini quello di De Biasi, sperando di trovare nella tasca del suo cappotto anche un briciolo di fortuna, quella che serve per battere l'Inter, cosa non impossibile.