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  • Bresciamania: Chi deciderà il futuro di Lopez?

    Bresciamania: Chi deciderà il futuro di Lopez?

    • Fabio Pettenò
    Diego Lopez chiama, Giorgio Perinetti ascolta ma per il momento non si esprime. Storia della panchina del Brescia per il prossimo anno, quello dichiarato da tutti come l'assalto immediato alla risalita in Serie A. Il tecnico uruguayano dopo qualche settimana di tentennamenti è uscito allo scoperto sulla volontà di continuare a guidare il Brescia anche nella prossima stagione. Lo ha fatto senza tanti giri di parole al termine della gara persa 2-0 contro la Lazio. Un messaggio chiaro e inequivocabile lanciato alla dirigenza, in particolare a Giorgio Perinetti il quale, meno di 48 ore prima, si era detto possibilista sulla permanenza del sudamericano alla guida delle rondinelle ma lasciando aperta la porta anche a nuove soluzioni.

    Cosa succederà nelle prossime ore è difficile da capire soprattutto in considerazione di un fattore sul quale porre l'attenzione: chi deciderà la permanenza o l'addio di Diego Lopez? L'allenatore ex di Cagliari e Penarol è il “figlioccio” di Massimo Cellino. Il patron del Brescia lo ha cresciuto come giocatore e come uomo, lanciandolo anche come tecnico. Il suo nome a Brescia circolava poco dopo l'insediamento del presidente sardo sulla poltrona presidenziale e puntualmente il matrimonio si è consumato al secondo esonero di Corini. Dunque se fosse per Cellino c'è da immaginare che Lopez sarebbe ancora l'allenatore del Brescia.

    Ma l'arrivo di Giorgio Perinetti nel ruolo di direttore sportivo ha tolto un po' di certezze a Lopez increspando il cielo dell'allenatore di nubi minacciose. Perinetti è uomo di calcio e da profondo conoscitore della materia è cosciente del fatto che ripartire da un allenatore retrocesso non è mai facile. Per questo il Brescia tiene aperta la porta e valuta alternative. L'obiettivo è fissato su tecnici giovani e in rampa di lancio. Da non sottovalutare anche l'umore della piazza alla quale Pernetti da sempre peso e valore. Lopez non gode dei favori del popolo bresciano. Una sua conferma potrebbe alimentare polemiche e tensioni di una tifoseria già ferita dalla retrocessione dopo solo un anno di Serie A. Chi vivrà, vedrà.

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