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  • Bresciamania: La battaglia personale del guerriero Cellino

    Bresciamania: La battaglia personale del guerriero Cellino

    • Fabio Pettenò
    Un combattente nato, un vero guerriero. Così in tanti definiscono Massimo Cellino. Nel calcio come nella vita il numero uno del Brescia ha sempre lottato per ottenere il massimo da sé stesso e dagli altri. Fin dai suoi esordi come imprenditore e poi come presidente di calcio il presidente del Brescia Calcio non ha mai smesso di lottare. Da Cagliari passando per Leeds arrivando fino a Brescia: le tappe di una carriera che lo ha esposto a tante critiche per il suo modo di fare, la sua dialettica, tanti gli avversari agguerriti affrontati sui campi come nei palazzi del calcio. Oggi Massimo Cellino lotta contro l’avversario più temuto da moltissimi italiani, il temibile coronavirus.

    Anche questa volta il numero uno del club lombardo sembra aver avuto la meglio. Si tratterebbe dell’ennesima battaglia vinta. Per esserne certi bisognerà tuttavia attendere l’ufficialità degli esami ed il secondo tampone al quale si è sottoposto nella giornata odierna. In parte lo ha già evidenziato il primo tampone (risultato negativo) ed il test seriologico effettuato a Cagliari venerdì scorso con lo sviluppo di anticorpi. Ora occorre il responso del secondo tampone atteso con trepidazione ed ansia.

    Il Covid-19 dunque ha colpito anche Cellino, a sua insaputa essendo risultato asintomatico. Un virus ad aver colpito al cuore il Brescia Calcio con la positività certificata di tre dipendenti. Era metà marzo. Da qui la decisione di Cellino di chiudere la sede e mettere tutti in quarantena. Nessuna avvisaglia, nessun sintomo manifestato dal presidente fino al suo arrivo a Cagliari (con le dovute procedure) per trascorrere le festività pasquali con la famiglia. Solo gli esami hanno smascherato la verità.

    A Brescia, nella città dove ha deciso di fare calcio dopo il rientro dall’Inghilterra ha osservato la disperazione delle troppe morti dovute all’avversario invisibile. La disperazione di una provincia finita in ginocchio. Una presa di coscienza che ha portato Cellino a lottare con tutte le proprie forze per fermare il campionato di Serie A. Emozioni e stati d’animo diventati ancor più forti con la paura per sé stesso e per i propri famigliari con la positività. Da lottatore e combattente qual è Cellino vincerà la sua battaglia contro il coronavirus. Superato l’ennesimo ostacolo il presidente del Brescia tornerà a lottare per far sentire la propria voce sul futuro del calcio italiano.
     

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