Bresciamania: la vittoria di Corini
IL MERITO – Eugenio Corini ha avuto la capacità di prendere il malessere che serpeggiava alle sue spalle e sulla sua testa trasformandolo in carica ed energia positiva. Dote rara, per un tecnico, quella di saper tenere la calma nei momenti d’agitazione e dove le situazioni sembrano sfuggirti di mano. L’allenatore bresciano ha preso di petto le critiche piovute dopo il 4-3 contro il Bologna riuscendo a gestire la tensione e mandando in campo una squadra a sua immagine e somiglianza. Determinata, aggressiva e con la voglia di vincere il Brescia ha meritatamente strappato i tre punti alla Dacia Arena regalandosi e regalando al suo condottiero una giornata di felicità dopo una settimana di turbolenze.
I CORI E L’ABBRACCIO – Per molti Corini non è mai stato in discussione. Per squadra e tifosi il “Genio” è e deve restare l’allenatore del Brescia anche quando le cose possono non andare per il verso giusto. Quello tra tecnico e squadra, tra tecnico e tifosi, è un sentimento forte: un legame creato con un anno di lavoro (come ha più volte sottolineato Corini prima e dopo la gara con l’Udinese) frutto di reciproca stima, risultati e spirito di appartenenza. Nell’allenatore dei biancoazzurri molti giocatori si rispecchiano, molti tifosi si ritrovano. La sua brescianità e l’attaccamento alla maglia sono merce rara da conservare e non da estirpare. Due esempi? Cori dei tifosi prima, durante e dopo la partita per lui oltre all'abbraccio di squadra davanti alla sua postazione dopo il gol vittoria di Romulo.
CELLINO E PIOLI – La gestione dei cambi (sotto accusa con il Bologna), l’intensità mantenuta dalla squadra, l’attenzione ai dettagli e la concentrazione fino al 90’. Tutte risposte date da Eugenio Corini al suo presidente Massimo Cellino. Dopo il ko con il Bologna probabile che il patron, arrabbiato e indispettito, abbia sentito Stefano Pioli. L’idea di cambiare è però stata spazzata via dalle riposte date dal campo, dal giudice supremo. In un solo colpo, in una partita Corini si è ripreso il Brescia, l’attenzione del suo presidente e la riconquista di chi solo una settimana fa lo voleva esonerato. Rispedite al mittente le ipotesi di un avvicendamento, semmai ci sono state. La risposta data da Corini è stata forte, decisa, determinata: avanti con il lavoro fatto fino ad ora, consapevole delle difficoltà ma sempre più uomo chiave di questo Brescia.