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  • Bresciamania: la vittoria di Corini

    Bresciamania: la vittoria di Corini

    • Fabio Pettenò
    Il successo del Brescia a Udine ha un unico grande vincitore: Eugenio Corini. Il tecnico del Brescia non è solo riuscito ad ottenere tre punti importanti sotto il profilo della classifica. La vera vittoria di Corini è l’essere stato capace, in un solo colpo, di spazzare via le voci di un possibile esonero, il fantasma di Stefano Pioli e ricompattare un ambiente che pareva essere caduto in un profondo stato di depressione dopo la rocambolesca sconfitta di Bologna.

    IL MERITO Eugenio Corini ha avuto la capacità di prendere il malessere che serpeggiava alle sue spalle e sulla sua testa trasformandolo in carica ed energia positiva. Dote rara, per un tecnico, quella di saper tenere la calma nei momenti d’agitazione e dove le situazioni sembrano sfuggirti di mano. L’allenatore bresciano ha preso di petto le critiche piovute dopo il 4-3 contro il Bologna riuscendo a gestire la tensione e mandando in campo una squadra a sua immagine e somiglianza. Determinata, aggressiva e con la voglia di vincere il Brescia ha meritatamente strappato i tre punti alla Dacia Arena regalandosi e regalando al suo condottiero una giornata di felicità dopo una settimana di turbolenze.

    I CORI E L’ABBRACCIO – Per molti Corini non è mai stato in discussione. Per squadra e tifosi il “Genio” è e deve restare l’allenatore del Brescia anche quando le cose possono non andare per il verso giusto. Quello tra tecnico e squadra, tra tecnico e tifosi, è un sentimento forte: un legame creato con un anno di lavoro (come ha più volte sottolineato Corini prima e dopo la gara con l’Udinese) frutto di reciproca stima, risultati e spirito di appartenenza. Nell’allenatore dei biancoazzurri molti giocatori si rispecchiano, molti tifosi si ritrovano. La sua brescianità e l’attaccamento alla maglia sono merce rara da conservare e non da estirpare. Due esempi? Cori dei tifosi prima, durante e dopo la partita per lui oltre all'abbraccio di squadra davanti alla sua postazione dopo il gol vittoria di Romulo.

    CELLINO E PIOLI – La gestione dei cambi (sotto accusa con il Bologna), l’intensità mantenuta dalla squadra, l’attenzione ai dettagli e la concentrazione fino al 90’. Tutte risposte date da Eugenio Corini al suo presidente Massimo Cellino. Dopo il ko con il Bologna probabile che il patron, arrabbiato e indispettito, abbia sentito Stefano Pioli. L’idea di cambiare è però stata spazzata via dalle riposte date dal campo, dal giudice supremo. In un solo colpo, in una partita Corini si è ripreso il Brescia, l’attenzione del suo presidente e la riconquista di chi solo una settimana fa lo voleva esonerato. Rispedite al mittente le ipotesi di un avvicendamento, semmai ci sono state. La risposta data da Corini è stata forte, decisa, determinata: avanti con il lavoro fatto fino ad ora, consapevole delle difficoltà ma sempre più uomo chiave di questo Brescia.
     

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