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  • Bresciamania: Non è solo colpa di Mario Balotelli!

    Bresciamania: Non è solo colpa di Mario Balotelli!

    • Fabio Pettenò
    Basta addossare tutte le responsabilità del momentaneo fallimento del Brescia a Mario Balotelli! Troppo facile trovare un solo capro espiatorio di una situazione che andrebbe monitorata con grande attenzione. L’attaccante avrà sicuramente delle responsabilità ma i “mali” del Brescia sono molti altri. Vero è che i numeri bocciano Super Mari. Con lui in campo il Brescia non ha mai vinto: 1 solo punto conquistato (il pareggio con la Fiorentina) e soli 2 gol segnati (Napoli e Verona). Ma la prestazione senza Balotelli con annessa sconfitta a Roma è stata la cartina tornasole di un malessere generalizzato e non di un solo problema.  

    CELLINO: Al presidente del Brescia bisognerebbe sempre dire “grazie”. Almeno fino a qualche giornata fa quando il ritorno in Serie A aveva ancora i contorni di una favola. Dall’esonero di Eugenio Corini in poi anche il patron sardo è finito nel mirino della critica con cognizione di causa. Troppo frettolosa la mossa d'esonerare il tecnico della promozione. Altrettanto avventata quella di dare in mano una squadra in difficoltà ad un tecnico come Fabio Grosso poco esperto in categoria. La scelta d'affidare la panchina a Fabio Grosso si sta dimostrando un vero disastro! A bocciare categoricamente questa soluzione sono anche qui i numeri: 2 gare dell’allenatore abruzzese, zero punti e 7 gol subiti a fronte di zero fatti.

    ROSA: Altro tallone d’Achille della formazione biancoazzurra è la rosa. Poche soluzioni, pochissimi ricambi e troppi giocatori in difficoltà con il valore della categoria. Facendo due calcoli rapidi al Brescia manca un centrale di livello, qualcuno che guidi il reparto di difesa. Assenza pesante anche quella di un terzino sinistro di valore (chi gioca attualmente è stato spesso causa di errori importanti) oltre un’alternativa a Sabelli a destra. In mediana Tonali è certamente un gioiello ma andrebbe preservato o tuttalpiù supportato con un giocatore d’esperienza, un faro sul quale fondare il gioco del Brescia e la crescita del classe 2000. Infine in attacco manca…il vero Mario Balotelli.

    GROSSO: Non è facile subentrare in una situazione di estrema difficoltà. Tanto meno è facile inserirsi in un contesto come quello del Brescia dopo un anno nel quale tutto ha girato a meraviglia sotto la gestione Corini con il gruppo a pendere dalle labbra del suo leader. A questo si aggiunge un Fabio Grosso entrato in tackle su Mario Balotelli. La sua esclusione di Roma ha fatto discutere come le parole nel pre e post gara. Ma la sconfitta dell’Olimpico ha detto tante e molte cose tra le quali quella più importante: il problema del Brescia non è Mario Balotelli, i problemi sono tanti. A Grosso e Cellino la soluzione….prima che sia troppo tardi.

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