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Bresciamania: Questo non può essere il vero Brescia!

Bresciamania: Questo non può essere il vero Brescia!

No, non può essere questo il vero Brescia. Non quello visto nelle ultime tre gare nelle quali la formazione del presidente Massimo Cellino non ha conquistato nemmeno un punto subendo 10 gol e lasciando la casella dei gol fatti miseramente a zero. No, non può essere questo il vero Brescia! Non quello inerme di fronte al Torino di Mazzarri, non quello crollato nella ripresa a Roma dopo l’accelerazione della squadra di Fonseca e nemmeno quello sceso in campo nel derby con l’Atalanta. Proprio quest’ultima prestazione è la più disarmante, la più pericolosa in chiave futura. Perché in campo la squadra non ha reagito alla atmosfera creata dai tifosi durante la settimana (250 alla vigilia sotto la sede del ritiro per caricare i giocatori) e durante la gara, non ha reagito al cospetto di una grande squadra, non ha minimamente tentato di giocare pensando solamente a difendersi. No, non può essere il vero Brescia quello guidato da Fabio Grosso. Non ce ne voglia l’allenatore ma non è possibile accettare una resa incondizionata in un derby senza lottare. Perché quella di sabato è parsa essere, soprattutto nel primo tempo, la partitella del giovedì tra una Prima Squadra (l’Atalanta) e una Primavera (il Brescia). Giudizio duro ma che rispecchia la giornata, l’ennesima disastrosa delle rondinelle. No, non può essere questo il Brescia perché nelle prime giornate con Eugenio Corini alla guida aveva dimostrato ben altra tempra, ben altro carattere e determinazione. Vero è che sotto la guida del tecnico bresciano sono arrivate delle sconfitte ma non lottando, provando a conquistare i tre punti. Contro le grandi, Juventus e Inter il Brescia è uscito dal campo tra gli applausi: nelle ultime tre giornate i giocatori sono stati accompagnati da sonori fischi. Urge una riflessione prima che la situazione di classifica, già deficitaria, non precipiti del tutto. Le colpe sono da distribuire perché non esiste un solo capro espiatorio. Balotelli, Grosso, Cellino e tutta la squadra devono fare un esame di coscienza, una attenta analisi della situazione per cercare di uscire, insieme, da questo momento negativo. Perché e lo ripetiamo, questo non è il vero Brescia
 

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