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  • Bresciamania: Tensione alle stelle prima del ritorno in campo

    Bresciamania: Tensione alle stelle prima del ritorno in campo

    • Fabio Pettenò
    Non certo il clima ideale in casa Brescia per affrontare le 12 partite mancanti al termine della stagione. 12 finali alle quali aggrapparsi per cercare di rimanere agganciati al sogno Serie A. Il caso-Balotelli sta inevitabilmente toccando le corde dell'alta tensione in casa biancoazzurra. Ogni giorno una nuova puntata della querelle (guerra per usare un termine più appropriato) tra l'attaccante e il club guidato da Massimo Cellino. Tensione ad alimentare i problemi in una squadra con l'acqua alla gola, ultima in classifica con speranze salvezza ridotte al lumicino.

    Alla ripresa del campionato le rondinelle sfideranno la Fiorentina dell'ex Beppe Iachini dovendo fare a meno, oltre a Balotelli (da considerarsi fuori rosa), anche di Chancellor e Cistana infortunati. A questi si aggiungono le non perfette condizioni di Ernesto Torregrossa e Bruno Martella: entrambi si allenano da poco con la squadra e non hanno una condizione atletica eccezionale. Tensione e problemi di formazione: non certo il miglior modo per Diego Lopez di iniziare l'ascesa all'obiettivo salvezza. Un quadro a delineare una strategia societaria per lo meno anomala. Perchè privare Diego Lopez del suo uomo tecnicamente migliore? Perchè togliere al tecnico sudamericano il miglior attaccante in rosa? Ma soprattutto: perchè creare questo clima di tensione alla vigilia di due mesi chiave per le residue speranze salvezza del Brescia.

    Ma a Brescia sembra tenere banco solo il caso-Balotelli perdendo di vista l'obiettivo della squadra e le 12 partite da giocare. Ogni giorno è lotta tra chi da ragione a Cellino e chi a Balotelli (non molti per la verità). Ciò che conta adesso è il futuro della squadra e l'imminente ritorno in campo in condizioni fisiche ma sopratutto psicologiche non ottimali. C'era davvero bisogno di tutto questo? Probabilmente no. In questi casi gli obiettivi si raggiungono con la compattezza e l'unità d'intenti, con la serenità e l'ambiente a trasmettere tranquillità. Tutte doti queste che il Brescia ha perso nella battaglia contro un singolo giocatore.


     

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