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  • Brighi al Torino:| Mesbah, Pato e Gazzi o Almiron

    Brighi al Torino:| Mesbah, Pato e Gazzi o Almiron

    Cairo mantiene le promesse.
    Toro, dopo Gillet arriva Brighi.
    Centrocampo quasi al completo: adesso uno tra Gazzi e Almiron.
    Ultimatum all'Indipendiente: in 48 ore la risposta per Pato Rodriguez.
    Maxi Lopez o Floccari al centro dell'attacco granata, in difesa spunta Ferronetti dell'Udinese.

    Una vita da mediano, giramondo. Ecco Matteo Brighi, 31 anni, scuola Rimini e poi Juve, club con il quale, a 19 anni, esordì in serie A, il 1° ottobre del 2000 contro il Napoli. Il Toro è la nona società del centrocampista che vanta un curriculum niente male, tutte le giovanili azzurre – e l’oro continentale conquistato con l’Under 21 nel 2004 – e 4 presenze con la Nazionale, l’ultima nel 2009. Cairo l’ha preso dalla Roma, proprietaria del cartellino – ma il giocatore l’anno scorso ha militato nell’Atalanta di Colantuono –, con la formula del prestito secco. Raggiunto ad inizio settimana l’accordo, ieri Petrachi e Sabatini hanno trovato la quadra anche per l’ingaggio: 1,3 milioni che i due club si divideranno. Oggi è attesa la firma: lunedì sarà a disposizione di Ventura per il primo allenamento stagionale. Andrà a rinforzare un reparto, il centrocampo, che con Vives e Basha è quasi completo.

    Si aspetta Gazzi, per il quale ieri c’è stato un altro contatto con il Siena, per chiudere la serranda in entrata. Oppure Almiron, che certo è il più regista di tutti. Poi solo uscite, a cominciare da De Feudis e dal convalescente Suciu. Brighi è il secondo volto nuovo in poche ore del gruppo Ventura.

    Ieri infatti oltre alla conferma di Darmian (aperta una comproprietà con il Palermo) è stato ufficializzato l’arrivo di Gillet: contratto di tre anni a 750mila euro per il portiere belga, 1,7 milioni al Bologna – ha tolto il tappo al mercato dei granata. Ora sì, dopo un po’ d’attesa, scatenati. «Siamo partiti, stiamo facendo le cose per bene», la soddisfazione del Torino. Che si è posto l’obiettivo di consegnare all’allenatore una rosa pronta all’ottanta per cento entro il giorno della partenza per il ritiro estivo di Sappada, venerdì prossimo – mentre il ritrovo è fissato per domenica sera. E potrebbe farcela, se manterrà il ritmo e le promesse.

    Infatti, prima di chiudere per i due, il Torino ha messo le mani su Mesbah del Milan, giocatore jolly della corsia di sinistra a suo agio sia in difesa sia in attacco (segnò alla Juve in coppa Italia). L’operazione, confermata da Galliani, si farà, anche se non era la priorità del Torino: c’era da sistemare la casella del portiere e non farsi scappare l’opportunità Brighi, che piaceva tanto anche alla Fiorentina di Montella.

    Le mosse granata prima del ritiro non sono finite: in arrivo c’è un difensore centrale – Canini o Fideleff – e almeno un altro esterno, dopo Mesbah e senza dimenticare Sansone, anche lui bloccato da tempo.

    Il Toro aspetta poi il sì dall’Argentina per Pato Rodriguez. Che ha rotto con l’Independiente affermando di voler venire in Europa. Ha già in tasca i biglietti aerei, aspetta solo il sì del club. Ha parlato anche con l’allenatore Cristian Diaz della sua insofferenza: «Ti capisco – gli ha risposto il tecnico del club di Avellaneda – ma comprendo anche la posizione del club. Sono sicuro che il tuo problema si risolverà. Per me, sei un giocatore importante, ma io non sono nessuno per ostacolarti la carriera». Per sapere se l’affare andrà in porto, basta aspettare poco. Il Torino ha dato a Rodriguez e all’Independiente l’ultimatum: se entro quarantott’ore non arriverà una risposta positiva, i granata molleranno la presa.


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