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  • Bruno Fernandes racconta CR7: 'Un vincente, mai dirgli: 'È impossibile'. È un ragazzo semplice, nei ritiri...'

    Bruno Fernandes racconta CR7: 'Un vincente, mai dirgli: 'È impossibile'. È un ragazzo semplice, nei ritiri...'

    Bruno Fernandes, trequartista dello Sporting ex Samp, Udinese e Novara, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Tuttosport su Cristiano Ronaldo, suo connazionale e compagno di nazionale: "È capitato di parlare del campionato e della possibilità di approdare in Italia, ma niente di particolare. Sorpreso? Per niente. Cristiano è un ragazzo che ha bisogno di sfide, è un professionista vero e vuole dimostrare che a 33 anni sta bene, può fare la differenza ed è un fuoriclasse. Come lo descriverei? Averlo come compagno è una fortuna, è impressionante: si allena sempre al massimo, duramente. E anche se al livello che ha raggiunto è difficile migliorarsi, lui vede ogni giorno un aspetto dove può progredire. Se è al top da tanti anni e ha vinto 5 Palloni d'Oro è anche per questa sua mentalità. È un vincente".

    SULLA PROFESSIONALITA' DI CR7 - "Primo ad arrivare e ultimo ad andare via? Non l’ho controllato sempre... (ride, ndr). Però è vero, spesso arrivavo negli spogliatoi e Cristiano era già cambiato a lavorare in palestra. E quando uscivo magari lo vedevo in palestra o nella vasca gelata".

    SULL'ASPETTO CHE LO HA PIU' IMPRESSIONATO - "La freddezza con cui ha calciato la punizione al 94’ contro la Spagna. Barriera alta, uno dei migliori portieri tra i pali: solo Cristiano poteva avere la freddezza e la capacità di segnare in quel modo".

    SUI CALCI PIAZZATI - "Rubargli qualche segreto? No, perché ognuno ha il proprio stile di calcio. Ma abbiamo fatto tante sfide. Se Cristiano ne ha persa qualcuna non lo ricordo, ma di sicuro è successo poche volte. Le punizioni sono una sua specialità. Lavora davvero tanto sui calci piazzati".

    SULLA PERSONALITA' DI CR7 - "È normale che il mondo esterno lo percepisca come una star, ma all’interno dello spogliatoio è un ragazzo semplice, per bene. Cristiano spinge tutti a dare di più, consiglia i più giovani e con il suo esempio è un grande stimolo. È un leader grazie ai suo atteggiamenti da campione. I momenti del ritiro, però, li vive come ognuno di noi: ping pong, un po’ di PlayStation, poker, freccette, chiacchiere".

    UNA FRASE CHE NON GLI SI PUO' DIRE - " 'Questo è impossibile da fare'. Con lui è vietato, visto quanto ha realizzato in carriera. Ha conquistato ogni tipo di trofeo, segnato in tutti i modi".

    SI CONFERMERA' IN ITALIA? - "Sì. Cristiano può fare 50 reti in qualsiasi campionato, possiede un fiuto del gol eccezionale".

    RIUSCIRA' A PORTARE LA CHAMPIONS A TORINO? - "Sono contesti diversi. Ma di sicuro Ronaldo, che ha vinto 5 Champions, sarà una pedina importante e anche le avversarie sanno che i bianconeri con Cristiano hanno più possibilità di trionfare. La Juve è già arrivata in finale due volte negli ultimi anni, però quando hai Ronaldo dalla tua parte sei sempre più vicino a vincere".

    SUL TRIDENTE CON DYBALA E DOUGLAS COSTA - "Cristiano pensa veloce, vede la giocata velocemente, sa dove muoversi e cercare gli spazi. Per un centrocampista offensivo, e lo dico per esperienza personale, è tutto facile: devi solo servirlo. Poi sai che quando metti la palla bene a Ronaldo, lui fa male. Ti fa vincere da solo da un momento all’altro: ne può saltare uno, due, tre e pure quattro in dribbling. Può segnare con un tiro da fuori, inventarsi una punizione come quella contro la Spagna. Con i suoi colpi di genio è decisivo".

    SU CANCELO - "Con le strutture bianconere, un allenatore molto bravo come Allegri e Ronaldo accanto effettuerà un ulteriore salto di qualità. Cancelo è già fortissimo: nel campionato italiano vedo pochi terzini meglio di lui, ha le qualità per diventare il top".

    NOSTALGIA DELL'ITALIA? - "Quella c’è sempre. Ho tanti amici da voi, soprattutto a Udine".

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