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  • Buena suerte Don Balon

    Buena suerte Don Balon

    Poche ore fa mi ha chiamato Andrea De Benedetti, il più bravo di tutti noi a scrivere. Solite chiacchiere sui prossimi servizi da fare, sul nostro mestiere che cambia, sulla Liga, che lui ama e conosce meglio di chiunque altro in Italia. Poi la stoccata: «Don Balon non esce più» mi dice dispiaciuto. Da settimane aspettavo i nuovi numeri in abbonamento, ora capisco perché non arrivassero.
    Non so a quanti di voi dica qualcosa il nome del giornale spagnolo. Magari lo conoscete, ma non tutti sapranno cosa rappresentò negli Anni 70 e 80, un autentico mito. Ricordo che da ragazzino andavo nell’unica edicola di Bologna che lo riceveva per leggerlo, a volte sfogliandolo di nascosto senza poterlo comprare. Era l’equivalente iberico del Guerin Sportivo, del Grafico argentino, del Placar brasiliano, anche quest’ultimo parcheggiato da un po’ di tempo. France Football era e resta un giornale diverso, si porta dietro lo spirito laico dei francesi. Ahimè con conosco il tedesco, per cui Kicker non l’ho mai letto. Don Balon era colore, sapore, passione di Spagna. Mi viene in mente la prima gita con la scuola a Barcellona, la corsa ad acquistarlo sulla rambla. Era il fratello di Spagna, appunto.

    Spero che i colleghi ce la facciano a ripartire. Mi spiegava sempre De Benedetti che qualcosa stanno provando a muovere. Noi del Guerino sappiamo ahinoi benissimo come il momento imponga scelte drastiche, a loro modo drammatiche. Sta finendo un’epoca, che ha segnato il nostro calcio, ma prima di tutte le nostre vite di ragazzi che sognavano un avvenire. Quelli di oggi sono attaccate a Facebook, noi vivevamo per la carta e non conoscevamo il computer.
    Non la faccio lunga, però se un blog è anche un contenitore di stati d’animo, oggi sono soltanto più triste. E mi dico che dovrà tornare un giorno migliore. Ho letto poco fa su wikipedia che l’editore di Don Balon è stato arrestato. Che brutto mondo, amici miei.


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