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  • Bufera Ascoli, il patron Pulcinelli attacca Ardemagni: 'Mercenario!'. La risposta: 'Infamante, chiedo i danni'

    Bufera Ascoli, il patron Pulcinelli attacca Ardemagni: 'Mercenario!'. La risposta: 'Infamante, chiedo i danni'

    Una polemica che infiamma la Serie B. Protagonisti sono Massimo Pulcinelli, patron dell'Ascoli, e Matteo Ardemagni, capitano bianconero fino al gennaio scorso. Quando il rapporto si rovinò a causa delle incomprensioni sul rinnovo di contratto. Il finale? Cessione al Frosinone e burrasca momentaneamente interrotta.

    ACCUSA - Eh sì, momentaneamente. Perché a quattro mesi di distanza, la polemica torna bollente. Nel corso di una live su Instagram, Pulcinelli ha attaccato: "Mi ero affezionato ad Ardemagni, pensando che lui avesse fatto lo stesso con me, con l'ambiente e con la mia famiglia. Invece è si è dimostrato un mercenario del calcio. Rispetto la sua decisione, è andato a prendere un anno in più di contratto".

    LA RISPOSTA - Parole e musica che hanno acceso l'ira dell'attaccante, il quale - intervenuto sul proprio profilo Instagram - ha ribattuto: "In relazione alle pesanti dichiarazioni rilasciate, senza contraddittorio, dal Sig. Pulcinelli in data 2 giugno 2020, vorrei chiarire che oltre ad essere assolutamente infondate, sono gravemente lesive della mia reputazione professionale e della mia immagine. Senza nessuna volontà di creare inutile polemica ci tengo a chiarire che ad Ascoli, come in tutta la mia carriera, ho dato tutto me stesso, arrivando anche a subire gravi infortuni per la troppa voglia di aiutare la squadra e non c'è stato gol al quale non ho esultato con i tifosi e con i miei compagni, sia dal campo che dalla panchina che dalla tribuna. Quanto alle dichiarazioni lesive della mia immagine, nelle quali il Sig. Pulcinelli mi definisce 'mercenario', credo si commentino da sole soprattutto per chi mi conosce e per chi ha giocato con me e ho la maturità e l'educazione di non rispondere. Ci tengo solo a comunicare che ho già dato mandato al mio avvocato di fiducia, Luigi Carvelli, per iniziare un'azione legale di risarcimento danni e posso già dire che devolverò a qualche associazione benefica di Ascoli quanto mi verrà eventualmente riconosciuto in quanto per me i soldi non sono mai stati importanti rispetto ai rapporti e alle persone. Non posso accettare che dopo oltre quindici anni di carriera, in cui il mio nome è accostato ai tanti gol segnati, ora, su molti siti, venga accostato ad un termine così gravemente infamante e lontano dalla mia persona". 

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