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Buffalo Bill non si ferma più: viaggio al centro della sorpresa Gent, ad un passo dagli ottavi di finale di Champions

Buffalo Bill non si ferma più: viaggio al centro della sorpresa Gent, ad un passo dagli ottavi di finale di Champions

Non solo i soliti Anderlecht, Club Brugge o Standard Liegi. Dallo scorso anno la geografia calcistica in Belgio è cambiata con l'esplosione del fenomeno Gent. Nella passata stagione è arrivato il primo titolo nazionale nella storia del club e in  Champions League, dopo il clamoroso successo per 2-1 in exrtemis a La Gerland di Lione, un'altra vittoria nell'ultimo turno contro uno Zenit San Pietroburgo già qualificato potrebbe rendere questa storia ancora più incredibile, con una pazzesca qualificazione agli ottavi di finale contro ogni pronostico. Una favola in piena regola per una cittadina di nemmeno 300.000 abitanti, che non aveva mai visto vincere un campionato fino allo scorso anno, al massimo due secondi posti (l'ultimo nella stagione 2009/2010) e 3 coppe nazionali (oltre ad un quarto di finale di Coppa Uefa perso poi con l'Ajax nel 1991/92).

GLI INDIANI D'EUROPA - Un cammino partito da lontano quello del gruppo guidato da Hein Vanhaezebrouck, capace di ricostruire una squadra competitiva ripartendo dalle macerie di due stagioni fa, che aveva visto avvicendarsi tre allenatori e raccogliere un'anomia settima posizione finale. I Bufali, chiamati così per via del passaggio in città nei primi anni del '900 del mitico Buffalo Bill e del suo Wild West Circus (nello stemma della squadra c'è un pellerossa), sono ripartiti da concetti chiari e semplici come organizzazione di gioco e puntando su un giusto mix tra giocatori più esperti e alcuni talenti emergenti desiderosi di mettersi in evidenza e già finiti sui taccuini di diversi club europei.

QUANTI TALENTI - Sono almeno 4 i calciatori che meritano attenzione e che calciomercato.com vuole segnalarvi. Partiamo da Thomas Foket, giocatore tuttofare classe 1994, nato come attaccante nell'academy del Dilbeek Sport prima di affermarsi come centrocampista esterno di grande forza fisica e dinamismo e successivamente laterale di difesa a Gent. Nonostante sia un grande tifoso dell'Anderlecht, ha rifiutato in passato una proposta della compagine di Bruxelles rinnovando fino a giugno 2018 perchè la sua grande ambizione è vincere qualcosa nelle Fiandre. A centrocampo, brilla per talento, visione di gioco e personalità Hannes van der Bruggen, regista classe 1993 in passato molto vicino all'Udinese, club che di solito sbaglia poco con i giovani di buone prospettive. Fisico esile ma capace di farsi sentire a livello fisico, è un giocatore che predilige lo scambio negli spazi stretti e il passaggio breve al lancio lungo, tanto da essere paragonato per queste caratteristiche al nostro Marco Verratti. Passiamo all'attacco, reparto nel quale Vanhaezebrouck può contare sull'estro e sulla sfrontatezza di due ragazzi come Moses Simon e Benito Raman. Il primo è un nigeriano del '95, arrivato a gennaio dall'AS Trencin, formazione slovacca satellite dell'Ajax (di cui il ragazzo ha fatto parte per un breve periodo impressionando durante il provino). Attaccante esterno estremamente rapido e di grande tecnica paragonato al connazionale Ahmed Musa del CSKA Mosca e già nel giro della sua nazionale. 

RAMAN, UNO DA INTER - Ad affiancarlo il '94 Raman, uno sul quale mise gli occhi addosso anche l'Inter nel 2010 quando, a 16 anni, veniva indicato insieme a Praet come il futuro fenomeno del calcio belga. Poi qualche passaggio a vuoto, i prestiti al Beerschot e al Kortrijk prima di tornare nella squadra della sua città natale. Seconda punta dal fisico non eccelso, ma in grado di giocare anche come esterno offensivo o come finto centravanti, come è avvenuto anche con le giovanili del suo Paese. Segni particolari? Un caratterino niente male, tanto da rifiutare a dicembre una chiamata dell'Under 21, perchè il Gent era la sua priorità e col ct Walem il rapporto non era proprio idilliaco. Lo stesso caratterino che gli ha permesso di rilasciare dichiarazioni come queste: "Vicino a giocatori come Williams e Dendoncker (due dei prospetti migliori del Belgio di oggi) posso giocare tranquillamente, non sono inferiore. Praet? Siamo sullo stesso livello, ci ho già giocato assieme". Contratto in scadenza a giugno 2018  e valutazione oggi di circa 3 milioni di euro.

Andrea Distaso

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