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  • Buffon: 'Mbappé è il nuovo Henry. Dopo il Barcellona volevo ritirarmi'
Buffon: 'Mbappé è il nuovo Henry. Dopo il Barcellona volevo ritirarmi'

Buffon: 'Mbappé è il nuovo Henry. Dopo il Barcellona volevo ritirarmi'

Contro l'Atalanta Gianluigi Buffon è stato tra le note più positive di una Juventus già proiettata da oggi alla semifinale d'andata delle semifinali di Champions League contro il Monaco. Il capitano bianconero ha rilasciato queste dichiarazioni a Sky Sport: "La partita contro l’Atalanta si può analizzare in due modi: da un lato, se vediamo il bicchiere mezzo vuoto, bisogna stare attenti, perché si fa in fretta a pagare dazio. Rovesciando il discorso in positivo, c’è da dire che, nonostante questo, stavamo per vincere la partita: questo la dice lunga sulla nostra forza. Il 2-2 di ieri non accende alcuna spia, ma ci farà bene per le prossime gare, dandoci indicazioni su quelli che devono essere gli ingredienti per le prossime partite: se non ci si mettono la giusta cattiveria e la giusta ferocia si fa fatica contro tutti". 

Buffon ha poi aggiunto: "Detto questo, abbiamo conseguito risultati ottimi in questi tre mesi, quindi non c’è da eccedere in negatività. Passare il turno con il Barcellona senza subire gol è stata una soddisfazione condivisa con tutto il gruppo, dalla difesa che si è "spaccata in quattro" a tutti gli altri. Ho confessato al presidente Agnelli che avevo annunciato che, se non avessi preso gol contro il Barcellona, avrei smesso a giugno. Ho dovuto ritrattare… Ho fatto un rapido calcolo: ho iniziato con giocatori nati nei primi anni ’60, finirò con i 2000. In un certo senso ho attraversato quattro decenni, cercando di esserci sempre e non soccombere mai. E il mio orgoglio più grande è quello di esserci riuscito". 

Sul Monaco: "Giocano un calcio molto propositivo, vivace, è una squadra brillante, una squadra fisica, che ha qualità e in alcuni elementi anche tanta esperienza. Sappiamo che se vogliamo guadagnarci un’altra chance per vincerei la Champions dobbiamo superare un altro ostacolo che sul campo è duro quanto il Barcellona. Poi magari a livello di notorietà non viene considerato come il Barcellona. Il problema è che il campo ha detto di sì".

Su Mbappé: "E’ del 98 vero? Avevo fatto già il Mondiale in Francia quando è nato. E’ il bello della vita, il bello di essere longevi. Il poter incontrare ragazzi che non erano ancora nati quando tu avevi già una parte di carriera vissuta alle spalle. Il nuovo Henry? Certo, le caratteristiche sono simili. Il giocare con il Monaco agli inizi della carriera, questa corsa molto facile, snella, elegante che ha. Probabilmente, a questa età ha una facilità ancora maggiore di andare a rete. Segna in quasi tutte le partite con una costanza incredibile e sai quando si è giovani per me non è facile avere questo cinismo e questa lucidità sotto porta. Chi avrà la meglio? Tutti gli elementi di una sfida sportiva sono decisivi. Sicuramente l’esperienza è un ingrediente che peserà anche in questa gara. Ma potrebbe pesare anche l’entusiasmo e la follia della gioventù che hanno loro. Potrebbe non attanagliarli e farli giocare la gara con entusiasmo e poca coscienza. Cosa che in gare molto tirate ti può aiutare".

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