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  • Buffon non cambia mai: che fuoriclasse

    Buffon non cambia mai: che fuoriclasse

    • Nicola Balice

    In Coppa Italia non si vedeva da cinque anni, in campo da sessanta giorni. Ma non cambia mai niente. Può restare in infermeria due mesi, può sfondare il muro dei quarant'anni, può giocare in campionato, in Coppa Italia o in Champions: non cambia nulla. Gigi Buffon è sempre Gigi Buffon. Alla faccia di chi pensava che due mesi di assenza, in quello che veniva annunciato come l'ultimo giro di giostra, potessero anticipare la parola fine: pronti, via, rigore parato. Quanto basta per far capire a tutti quanto detto e ribadito, anche dallo stesso Allegri: fino a giugno è calciatore. E che calciatore.

     

    INTRAMONTABILE – Fino a giugno, almeno. Perché da più parti prosegue il coro di chi lo vorrebbe ancora in campo. Fin dall'inizio c'è sempre stata quella promessa di Kiev: in caso di vittoria della Champions, un altro anno sarebbe automatico o quasi. Nei fatti, il ritiro non è mai stato ratificato da un notaio e Andrea Agnelli già ad ottobre in occasione dell'Assemblea degli Azionisti diceva semplicemente che deciderà Gigi se continuare o meno. Intanto la Juve si è accorta di poter aspettare la sua decisione in assoluta serenità, Wojciech Szczesny ha dimostrato di sentirsi a casa sua difendendo la porta della Juve. E con la celebrazione dei suoi 40 anni ecco che l'incoraggiamento per rimandare il ritiro si è fatto incalzante, tanto da renderlo sempre più possibilista («Posso giocare altri due anni», la rivelazione ad alcuni amici pubblicata oggi da Tuttosport). Quel che è certo è che qualunque decisione prenda, sarà influenzata da uno stato psicofisico invidiabile: il tempo passa, lui matura e non invecchia. Tornare in questa maniera dopo due mesi d'assenza è roba da fuoriclasse. Quello che lui è e rimane.   

    @NicolaBalice


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