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  • Bundesliga:| Campionato tedesco in grande crescita

    Bundesliga:| Campionato tedesco in grande crescita

    • Giovanni Battista Terenziani

    Josep Guardiola allenerà il Bayern Monaco. L’ex tecnico del Barcellona si è legato ai bavaresi fino al 30 giugno 2016. Sicuramente un conoscitore di calcio del livello del catalano avrà ponderato e riflettuto a lungo prima di scegliere il club tedesco.

    Oltre alla solidità economica e del progetto che caratterizza il Bayern, Guardiola avrà intravisto nella Bundesliga un campionato già molto interessante e che promette bene anche per il futuro. Se si guarda il tabellone degli ottavi di Champions League si possono notare ben tre società tedesche (Bayern Monaco, Schalke 04 e Borussia Dortmund). Meglio ha fatto solo la Spagna che ha 4 compagini ancora in corsa. Tre sono anche i club teutonici impegnati nei sedicesimi di finale di Europa League (Hannover, Borussia Monchengladbach e Bayer Leverkusen). Le squadre della Bundesliga riescono ad unire vigore calcistico e bel gioco: ne sono una dimostrazione le eccezionali trame proposte dai detentori dell’ultimo campionato. Quello tedesco è, poi, uno dei tornei in cui c’è la media reti più alta per partita. Nel ranking UEFA le squadre tedesche sono terze e hanno conquistato la possibilità di far accedere 4 club alla Champions League proprio a nostro discapito. Molti giovani talenti militano in Germania: basti guardare a Reus, Goetze e Lewandowski che fanno parte  del Borussia Dortmund, Muller o Kroos del Bayern Monaco oppure Schurrle del Bayer Leverkusen. A ciò si aggiunge il buon stato economico in cui versano le società tedesche che rispecchia l’andamento dell’economia del Paese. Hanno stadi confortevoli, ricchi di attrattiva (l’Allianz Arena può addirittura cambiare il colore che la riveste) e quasi sempre pieni. Queste non sono prerogative riservate esclusivamente agli impianti dei club più quotati. Sono tante, poi, le iniziative messe in pratica in Germania per avvicinare la popolazione al calcio. Vi sono collaborazioni con le scuole, settori riservati alle famiglie negli stadi e tante altre proposte. Non vi è,inoltre, un’eccessiva pressione operata nei confronti delle squadre e degli addetti ai lavori.

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