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  • C'è anche il Milan nella mappa offshore svelata da Football Leaks

    C'è anche il Milan nella mappa offshore svelata da Football Leaks

    • Pippo Russo
    Innanzitutto va riconosciuto un tributo ai colleghi del sito Calcio e Finanza, che hanno lavorato su questa traccia e saputo scovare i documenti giusti. Sono loro a aver risposto agli interrogativi che circolavano, a proposito della provenienza dei denari che hanno finanziato la seconda caparra da 100 milioni di euro versata da Sino Europe Sport (SES) al Milan, per strappare uno slittamento del closing al 3 marzo. Ha provveduto un articolo di Matteo Spaziante: quei soldi provengono dalle Isole Vergini Britanniche, ameno luogo che le più recenti rivelazioni di Football Leaks hanno rivelato essere il paradiso fiscale preferito della turbo-finanza calcistica. Corredato dal documento dell’accordo, l’articolo racconta di un finanziamento fatto da Willy Shine International Holding Limited (con sede legale a Road Town, Tortola) a beneficio di Rossoneri Sport Investments Co. Limited (sede legale a Hong Kong). Un prestito proveniente da una società offshore che consente di aggirare le lungaggini delle autorizzazioni alla copertura finanziaria da richiedere al governo cinese.

    Ovviamente, questa è la versione ufficiale che giustifica un’operazione le cui ombre continuano a essere fitte. In cambio del prestito, Rossoneri Sport Investments avrebbe dato in pegno a Willy Shine la società Rossoneri Champion, il veicolo attraverso cui dovrebbe essere portata a termine l’acquisto del 99,93% del Milan. Dunque siamo davanti a un’operazione in cui le scatole societarie si moltiplicano, e che grazie a un altro articolo di Matteo Spaziante si arricchisce di nuovi nomi e nuove destinazioni. Stavolta ci si sposta infatti in Lussemburgo, dove con capitale sociale di 12 mila euro è stata costituita la Rossoneri Sports Investments Luxembourg S.à.r.l. Unico socio di questo veicolo è la società Orangefield, una fiduciaria. Attraverso questa società lussemburghese si dovrà portare a compimento il travagliato passaggio di proprietà che tiene banco da giugno 2015. E in attesa di vedere se il prossimo 3 marzo sarà finalmente la data giusta, rimane da registrare che anche il nome del Milan finisca nell’album delle figurine di Road Town, la cittadina dell’Isola di Tortola che ospita alcuni dei più altisonanti nomi dell’offshore calcistico.

    Particolarmente degno di menzione, da quelle parti, è un sito denominato Vanterpool Plaza, a cui Ed Aarons del Guardian ha dedicato un dettagliato articolo. Lì trova sede un piccolo stabile al cui pianterreno c’è una farmacia, mentre al primo piano ha sede una miriade di società la cui presenza è soltanto nominale. Fra esse ci sono quelle approntate da Jorge Mendes per far confluire i proventi da diritti d’immagine dei suoi clienti (Mourinho e Cristiano Ronaldo in testa), ma anche la misteriosa Vibrac Corporation, una finanziaria con cui alcuni club della Premier inglese hanno intrattenuto rapporti pericolosi negli anni recenti.
    Magari un giorno, da quelle parti, potrebbero organizzare una bella Offshore Cup. Così come un derby milanese potrebbe essere giocato a Esch-sur-Alzette, Lussemburgo. Tornando infatti ai contributi dati dalla squadra di Calcio e Finanza, è stato fatto notare come anche il passaggio dell’Inter in mani cinesi si sia giovato di una sponda lussemburghese. È stato attraverso un veicolo finanziario con sede legale nel Granducato, la Great Horizon S.à.r.l., che Suning ha erogato a giugno dell’anno scorso i fondi per sottoscrivere l’aumento di capitale riservato, e successivamente ha acquisito il 68,55% del pacchetto azionario nerazzurro. Su quest’asse SinoLux continuerà a essere giocato il fu Derby della Madonnina.
    @pippoevai

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