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  • Caceres: 'Fiorentina, impara dalla Juve. Sorpreso da Smalling, segno alla Roma'

    Caceres: 'Fiorentina, impara dalla Juve. Sorpreso da Smalling, segno alla Roma'

    Martin Caceres carica la Fiorentina. Il difensore uruguaiano ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Non ho mai segnato contro la Roma, l'unica che mi manca tra le grandi squadre del calcio italiano. Scommettiamo che stasera faccio gol? Dalla mia parte dovrò duellare con Zaniolo, è forte e pericoloso come Castrovilli ma segna di più. La Roma è una bella squadra. Fonseca ha cinque-sei attaccanti. Se ne esce uno bravo, ne entra un altro forse ancora più bravo. C’è un giocatore giallorosso che mi ha sorpreso. Mi riferisco a Smalling. E’ arrivato in un calcio diverso ed è diventato subito protagonista". 

    "Montella sarebbe stato oggetto di critiche da parte di chi sta fuori dal nostro gruppo se non avessimo pareggiato contro l’Inter, noi siamo con il nostro allenatore. Voglio vincere la Coppa Italia. Non siamo una squadra da zona retrocessione, ma dobbiamo dimostrarlo gara dopo gara. La proprietà è appena arrivata. ma Commisso ha grandi idee. Nello spogliatoio ci sono dei giocatori di esperienza, ma la maggioranza sono giovani. Vlahovic ha la porta in testa. Ed è bene. Ha un gran fisico, e anche questo è bene. Ma deve imparare tanto". 

    "Fiorentina grande solo contro le grandi squadre? Il problema è nella testa dei calciatori. Trovare la giusta concentrazione contro l’Inter o contro la Juve è uno scherzo, poi arriva il Lecce e pensi 'chi sono questi?' così finisci per perdere. Essere grandi vuol dire ragionare come la Juve. Dopo un secondo che ero arrivato a Torino avevo già capito tutto, cioè che devi vincere sempre. Poco importa se affronti il Manchester o il Lecce, ogni gara è una finale. Per lo scudetto punto sui bianconeri". 

    "Bentancur diventerà un top-player. La Juve che ho conosciuto aveva la coppia più forte con Chiellini e Barzagli. Il nuovo arrivato De Ligt mi piace, è un giocatore completo. Il problema è che quando ero ragazzino a un difensore si chiedeva di limitare l’avversario e nei momenti di difficoltà di scaraventare via il pallone. Ora deve saper impostare, saper uscire palla al piede, deve saper marcare. Troppe cose. I difensori italiani più forti? Chiellini, Bonucci, forse Mancini, forse Romagnoli. Ottimi giocatori ma Chiellini resta un’altra cosa". 

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