Nessuno pensi che i rossoblu abbiano esaurito la benzina. O peggio: abbiano finito la scorta delle motivazioni. E' l'esatto contrario. Se non altro perchè i giocatori hanno dei referenti cui tengono parecchio: i tifosi. Lo sottolinea con forza il mister Roberto Donadoni, alla vigilia della gara con la Fiorentina: "Il nostro pubblico è meraviglioso, merita tutto il rispetto e l'affetto possibile. I tifosi ci sono stati vicini soprattutto nei momenti difficili: non dimentichiamo le assenze di Nenè e Pisano. Vogliamo continuare a regalargli altre soddisfazioni". Anche per questo motivo, la beffa di Lecce è stata assorbita a fatica. "Abbiamo commesso degli errori e c'è rabbia per non aver portato a casa il risultato pieno. In ogni caso la prestazione è stata ampiamente positiva. Dobbiamo e possiamo crescere, migliorare in certi aspetti della gestione di gara". 

Qualche osservatore ha accostato il Cagliari, con le dovute proporzioni naturalmente, al grande Barcellona, per la qualità del fraseggio. "Abbiamo voglia di giocare a calcio. Nel nostro piccolo, fa piacere vedere la squadra effettuare dieci-dodici passaggi di fila". Come sua abitudine, Donadoni non anticipa il modulo da opporre alla Fiorentina. Il tecnico vuole prima capire come Mihajlovic metterà in campo la sua squadra: nelle ultime partite, i viola hanno alternato diversi sistemi di gioco. "Sceglierò anche in base ai nostri avversari, ma non solo. Ci sono diversi elementi da valutare".