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  • Cagliari-Fiorentina: parla il doppio ex Pusceddu
Cagliari-Fiorentina: parla il doppio ex Pusceddu

Cagliari-Fiorentina: parla il doppio ex Pusceddu

  • L.C.

Una sola stagione a Firenze (1996-97), una Supercoppa vinta e un’eliminazione dalla Coppa delle Coppe, in semifinale, contro il Barcellona.  E un coro tutto per sé, gentile omaggio della Curva Fiesole. Ma la sua testa, il suo cuore, il suo amore sono tutti per Cagliari, squadra e città. Per la Sardegna. Per la sua magnifica terra. Stiamo parlando, ovviamente, di Vittorio Pusceddu, ex terzino sinistro degli anni Novanta, oggi allenatore della Primavera del Cagliari. A lui, il settimanale Brivido Sportivo ha chiesto di presentare la sfida di sabato. E non solo.
Sabato andrà in scena Cagliari-Fiorentina, una partita spesso rimasta indigesta ai viola. Che partita si aspetta Pusceddu?

«Cagliari-Fiorentina è sempre stata una partita che ha fatto divertire le tifoserie. Certo, in questo momento, parlare di tifoserie è una parola grossa, visto che ultimamente lo stadio è sempre quasi vuoto (aggiungerei purtroppo). E quella contro la Fiorentina è una partita che meriterebbe una bella cornice di pubblico. Detto questo… la squadra di Montella sta facendo molto bene. Si è rinforzata molto rispetto allo scorso anno, anche con gli innesti di gennaio. Matri, poi, è arrivato ed ha subito fatto molto bene. Insomma, sarà una partita ostica per la Fiorentina perché il Cagliari è abituato a non mollare mai, ma molto pericolosa per il Cagliari perché la Fiorentina è una compagine molto forte. L’unica cosa positiva per noi, è l’assenza di Borja Valero. Mi dispiace per lui e anche per la squadra viola, alla quale auguro tutto il bene possibile visto che a Firenze sono stato molto bene, ma per il Cagliari è una bellissima notizia il fatto che con noi non ci sarà lo spagnolo».
Ma non sarà il solo a mancare…
«E’ vero. Sono tutti giocatori importanti. Gomez, Rossi, giocatori straordinari, ma Borja Valero lo ritengo, personalmente, il miglior giocatore arrivato in Italia negli ultimi anni. È un elemento che, non solo garantisce alla squadra quantità e qualità in mezzo al campo, ma anche ottimi inserimenti». 
Il mese di gennaio della Fiorentina, non c’è che dire, è stato un mese tosto. E febbraio non sarà da meno, visto che i viola affronteranno 5 partite in 15 giorni (dal 1° al 15 del mese). Ecco, si aspetta calcoli da parte di Montella?
«La Fiorentina è una squadra attrezzata per andare avanti in tutte le competizioni, al di là degli infortuni. Anche perché coloro che hanno giocato al posto degli infortunati, hanno fatto molto bene fino ad ora. Quindi non credo che verranno fatti calcoli. È semplice: in campionato la Fiorentina dirà la sua per il terzo posto fino alla fine del torneo e darà del filo da torcere a Roma e Napoli. In Coppa Italia ha la possibilità di arrivare in finale. Certo, le Coppe sono diverse, strane, e talvolta si fanno giocare giocatori che solitamente hanno fin lì trovato meno spazio. Ma la squadra di Montella, ripeto, è forte. Molto forte. E può lottare per tutte le competizioni». 
Anche per Europa League? 
«Assolutamente si. La Fiorentina è attrezzata per giocarsela con chiunque, anche con la Juventus, e arrivare fino in fondo».
A proposito di Coppe Europee… lei, con la Fiorentina, ha sfiorato un trofeo importante: la Coppa delle Coppe. La sua squadra fu eliminata in semifinale dal Barcellona, non senza polemiche. Rimpianti?
«Sì. Quello di aver incontrato in Coppa delle Coppe le squadre più forti d’Europa. Alla fine fummo eliminati dal Barcellona di Ronaldo e Figo. Ma, nonostante ciò, nella gara di andata mettemmo paura al Barça. Quell’1-1 rimarrà indelebile nella memoria di tutti noi, come rimarranno indelebili l’ammonizione assurda a Bati che saltò la gara di ritorno e il fischio dell’arbitro che fermò Spadino Robbiati lanciato a rete a fine partita. Peccato».
Torniamo a Cagliari-Fiorentina. E in particolar modo al ritorno di Matri. Come verrà accolto dai tifosi sardi?
«Di sicuro quando è stato qui ha fatto molto bene, ma non so come si è lasciato coi tifosi del Cagliari. Di certo posso dire che, a volte, quando un avversario viene fischiato, è perché è temuto».
Un’ultima domanda su Sau. Si è parlato di un interesse viola per il giocatore…
«Non credo proprio che il Cagliari si priverà di Sau in questo mercato. Rimarrà in Sardegna. È un giocatore troppo importante e, in questo momento difficile per il reparto offensivo della squadra, uno dei pochi che riesce a fare gol. Starà con noi, almeno fino a giugno».

 

 

 


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