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  • Cagliari, Giulini: 'Nainggolan è il nostro regalo, l'Inter ha cambiato strategia. Le big vogliono Zappa, i miei figli Mbappé'

    Cagliari, Giulini: 'Nainggolan è il nostro regalo, l'Inter ha cambiato strategia. Le big vogliono Zappa, i miei figli Mbappé'

    Aspettando la gara di oggi tra Cagliari e Benevento che alle 12.30 aprirà la 16a giornata, il presidente rossoblù Tommaso Giulini si è raccontato a tutto tondo ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, dal ritorno di Nainggolan alla richiesta... speciale dei figli: "Radja è il nostro regalo, il resto del mercato sarà funzionale. Sono ancora arrabbiato per la partita contro il Napoli, servono prestazioni convincenti e bisogna lottare fino all'ultimo per questa maglia. Voglio una squadra che condivida i nostri valori di integrità, ambizioni e perseveranza e che abbia un forte senso d'appartenenza".

    PROGETTO - Il presidente fa una panoramica della club house di Assemini: "Abbiamo una tribuna appena costruita da 300 posti che sarà il fortino della Primavera, dove c'era il campo da golf, invece, faremo il building della prima squadra dove costruiremo tre nuovi campi e diverse aree. Qui vicino c'è già il nuovo campo in erba per la prima squadra. Abbiamo investito due milioni e mezzo tutti nostri, ora stiamo studiando altre idee ripartendo con energia dopo il centenario".

    DIFRA - "Dopo aver affrontato il primo periodo negativo la nostra fiducia in lui è aumentata ancora di più. Sono contento di poter lavorare con un allenatore come Eusebio". Ma il tecnico rossoblù che ha fatto più punti è Massimo Rastelli (47, ndr): "Abbiamo un buon rapporto, ci siamo sentiti da poco. E' un ottimo allenatore col quale abbiamo vinto la Serie B, non merita di rimanere fermo".

    NAINGGOLAN - "Quest'estate non potevo fare un investimento così importante per un giocatore di 32 anni, adesso l'Inter era d'accordo sul prestito. L'infortunio di Rog non c'entra, l'avrei preso comunque. Pisacane? Gli voglio molto bene, non è detto che vada via davvero. Magari se ha una buona opportunità per giocare altri due anni valuteremo insieme".

    JOAO PEDRO - E' il brasiliano che segna più di ogni altro: "Non è semplice far parte della nazionale brasiliana, ma lui merita quella maglia. E' uno dei tre giocatori fondamentali insieme a Ceppitelli e Cragno, sono con me dall'inizio. Walukiewicz? Se ne parla più in Inghilterra che in Italia. Zappa piace a qualche big della Serie A, ma deve crescere da noi. Le prestazioni di Lykogiannis non mi hanno stupito, ha qualità fisiche e tecniche ma è stato troppo criticato. E' un giocatore che ama Cagliari, e noi lo abbiamo aspettato".

    GODIN - "Non sono assolutamente pentito di averlo preso, è un campione e un leader. Sono convinto che darà tanto. Marin è stato un ottimo acquisto e sta facendo il suo percorso, a Roma è stato il migliore. Ounas ha giocato ancora poco, non possiamo giudicarlo. In Serie B sto seguendo il nostro Ceter che gioca col Pescara e se farà bene potrà tornare con noi nella prossima stagione".

    DIRITTI TV - "L’ingresso di Cvc/Advent non è ancora completato. Vediamo il Ceo che sceglieranno e quale sarà la strategia sul canale di Lega. Sono favorevole alla conferma di Gravina in Figc, ma deve avere la forza politica di farci riaprire il prima possibile gli stadi, almeno parzialmente, e di far vaccinare presto i gruppi squadra. Dobbiamo finirla con queste processioni di centinaia di tamponi a settimana: costano, sono fastidiosi e condizionano tutto il campionato".

    COVID - "In questo periodo fare calcio è ancora più complicato di fare industria. Questo governo non ha idea di tutti i danni che sta sucendo il calcio, che non esistono solo Paperoni sempre pronti a ripianare tutti i decifit del sistema. Io fumantino? L'era del Covid mi ha insegnato a diventare più calmo e riflessivo, anche se con i miei figli urlo ancora tanto. Ho quattro maschi di 16, 13, 12 e 4 anni. Mi chiedono di prendere Mbappé! Quando l'ho detto a Leonardo, che ha ancora la casa a Milano nel mio stesso palazzo, mi ha risposto che per adesso non vuole cedermelo". Anche perché lì davanti c'è Pavoletti: "Spero che sia lui a fare il gol vittoria".

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