L'Inter fa fatica, ma vince anche a Cagliari: Juve raggiunta
Un’Inter più in difficoltà rispetto a quella ammirata contro il Lecce e con un centrocampo non solo meno in palla ma anche più lento nello sviluppo della manovra. I palloni verso Lautaro e Lukaku latitano, gli esterni sono meno devastanti e dopo un brivido su tiro da fuori dell'ex-Nainggolan alla fine è un calcio piazzato a spezzare un equilibrio che sembrava precario: un gol contestato di Lautaro ma convalidato dal Var.
Il Cagliari produce più gioco, ma Cerri delude e allora nella ripresa è l'esordio di Giovanni Simeone a cambiare l'andamento del match. L'Inter si abbassa, i rossoblù arrembano e al 50esimo trovano il pareggio con Joao Pedro che svetta su D'Ambrosio e batte Handanovic.
L'Inter reagisce e lo fa grazie alla crescita di Stefano Sensi. Prima una punizione che c'entra la traversa, poi la discesa in contropiede che provoca il fallo da rigore di Pisacane. Lukaku trasforma, l'Inter gestisce e seppur con qualche sofferenza resiste mettendo in cascina altri 3 punti d'oro che la riportano in vetta a pari punti con la Juventus. Il Cagliari invece resta fermo a quota zero, ma esce dalla sfida con i nerazzurri mostrando passi in avanti importanti in tutti i suoi uomini, nuovi e vecchi.
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Le più evidenti sono quelle legate a Radja Nainggolan e Nicolò Barella che a inizio estate sognavano di giocare insieme e che si sono ritrovati alla fine, a doversi scambiare la maglia. Il Ninja, scaricato dall'Inter è tornato nella Cagliari che lo rese grande. Barella la sua Sardegna l'ha invece lasciata per rincorrere il sogno europeo in nerazzurro.
Cagliari-Inter sarà però molto di più, a partire dai neo-acquisti Alexis Sanchez (che ritrova Lukaku in nerazzurro dopo averlo assistito al Manchester United) e Giovanni Simeone, chiamato a sostituire a lungo l'infortunato Pavoletti. Ma anche Conte contro Maran e l'ombra di Mauro Icardi, non convocato, che continua a far discutere.
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