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  • Cagliari-Milan a Torino:| Berlusconi e Cellino d'accordo
Cagliari-Milan a Torino:| Berlusconi e Cellino d'accordo

Cagliari-Milan a Torino:| Berlusconi e Cellino d'accordo

Il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta, ha disposto che la gara Cagliari-Milan si disputi domenica 10 febbraio 2013, alle ore 15, allo Stadio Olimpico di Torino. La decisione della Lega arriva dopo che il Prefetto di Cagliari, Alessio Giuffrida, aveva sottolineato la mancanza di condizioni di ordine e sicurezza pubblica, a causa di "carenze strutturali dell'impianto" e "rivalità storiche tra le tifoserie avversarie". Di questo ha senz'altro tenuto conto Beretta. Ma anche della comunicazione dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del 6 febbraio 2013 che, ribadito che lo stadio "Is Arenas" di Quartu S.Elena è stato dichiarato a norma con determinazione n. 42/2012, ha attribuito alla gara in oggetto l'indice di rischio intermedio 2.

La Lega - secondo quanto si apprende - ha tentato tutte le possibili strade per fare in modo che la partita si giocasse all'Is Arenas. Tuttavia, tali ipotesi alternative non sono state accettate dalla Prefettura di Cagliari. Intanto, il sentimento che traspare dalla Lega è il rammarico per la decisione di far disputare la gara a Torino.

NO COMMENT - Il Cagliari calcio preferisce non commentare la decisione del presidente Beretta.

INSULTI SUL WEB A MAURO CONTINI - Dopo la decisione della Lega i tifosi rossoblù si scatenano sul web. Non solo rabbia e delusione per lo spostamento della sede dell'incontro, ma anche insulti e minacce al sindaco di Quartu, Mauro Contini, "colpevole" di non aver firmato l'autorizzazione allo svolgimento della gara. La rabbia dei tifosi è esplosa su Facebook: alcuni si sono limitati ad ironici complimenti, altri ci sono andati giù pesante. E qualcuno ha scritto: "Andiamo a casa sua" e "bussategli alla porta". Tra i tifosi più 'ragionevoli' prevale una domanda comune: "perché lo stadio è agibile una domenica sì ed una no?", "perché si possono giocare le partite con Napoli, Genoa e Palermo e non quelle contro Juventus e Milan?".

CONTINI - Il sindaco di Quartu scarica ogni responsabilità e parla di "schiaffo ai tifosi e a tutti i sardi". "Quella di non far giocare il Cagliari allo stadio di Is Arenas - spiega Contini - è una posizione dell'autorità preposta a garantire l'ordine e la sicurezza pubblica, che è stata irremovibile nonostante tutti i nostri sforzi e le proposte della Lega Calcio per far giocare la partita a Quartu domenica, con anche delle prescrizioni o almeno per gli abbonati. Finora ho mantenuto un riserbo istituzionale che ritenevo doveroso rispetto a una questione delicata - ha detto Contini - confidando in un esito positivo. Rilevo però che le autorità in questione hanno mantenuto le proprie posizioni circa l'inidoneità dello stadio di Is Arenas a garantire le necessarie condizioni di sicurezza. Insomma, una chiusura totale, che non condivido e che può avere conseguenze imprevedibili. Ciò nonostante, lancio il mio appello a tutte le istituzioni e i soggetti coinvolti perché si trovi una soluzione che possa comunque consentire lo svolgimento a Is Arenas di Cagliari-Milan, seppure con le necessarie limitazioni del caso. Invito infine chi ha responsabilità di comunicazione a non fomentare irresponsabilmente i tifosi".

BERLUSCONI A VIDEOLINA - "I tifosi milanisti hanno sempre avuto un rapporto ideale con i tifosi del Cagliari. Non ricordo, a mia memoria, una sola situazione che abbia dato luogo a dei contrasti, a dei fatti spiacevoli". Lo ha dichiarato Silvio Berlusconi, in un'intervista rilasciata a Videolina, in merito alla decisione di spostare la partita di domenica dall'Is Arenas di Quartu all'Olimpico di Torino. Intervistato prima della decisione ufficiale della Lega Calcio, quando c'era il rischio della disputa a porte chiuse o di un rinvio, Berlusconi ha detto: "Assolutamente si arrivi a giocare. Davvero non vedo come si possa dire sì ad una squadra come il Napoli, e non al Milan. Tra l'altro il Milan ha dei tifosi che sono considerati i più educati in Italia, dopo quelli del Cagliari, arrivo a dire - ha detto ancora l'ex presidente del Consiglio - ma comunque non credo che ci possano essere occasione di disordini. Quindi auspico che il Milan possa giocare la sua partita. Sul risultato non faccio auspici perché ho un interesse troppo personale".

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