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  • Cagliari, pensi davvero di andare in Europa? Il Verona è forte, ma non ha un attaccante

    Cagliari, pensi davvero di andare in Europa? Il Verona è forte, ma non ha un attaccante

    • Federico Zanon
    Per sognare l'Europa serve molto di più. Il Cagliari perde l'occasione di raggiungere il Napoli al quarto posto pareggiando 1-1 con un Verona vivo e combattivo, che se avesse un vero numero 9 potrebbe lottare per una tranquilla salvezza. La partita è combattuta e divertente fin dai primi minuti, il Cagliari ha talento e si vede, il Verona fin qui ha giocato a viso aperto contro chiunque e anche alla Sardegna Arena non si smentisce. La prima emozione è targata Simeone, un giocatore diverso, rinato in rossoblù dopo un’annata nera in viola. L’argentino, che contro il Verona con la maglia della Fiorentina ha segnato il primo gol in Italia, gira con il destro un invito di Pellegrini, trovando la pronta risposta di Silvestri. Dall’altra parte è Olsen è bravo a dire di no di piede a Zaccagni, poi fermato da una bandierina alta. Il match con il passare dei minuti sale di tono, il Cagliari va vicino al gol per due volte, in entrambi in casi con Joao Pedro (diagonale fuori sul tocco di Nandez, in ritardo sul cross dalla sinistra di Pellegrini), il brasiliano è protagonista anche dell’azione che porta al vantaggio: Castro mette in mezzo un cross insidioso, l’ex Palermo si getta di testa sul pallone, un movimento che inganna Silvestri. Tocca o non tocca? Per la Lega il gol è suo, ma dopo un’ora e un controllo minuzioso delle immagini lo assegna al Pata. Il Verona, ferito, non ci sta e risponde con un colpo di testa di Zaccagni, che non esce di molto alla sinistra di Olsen, il Cagliari torna a farsi vedere sul finire di tempo con un destro dal limite di Rog, che Silvestri respinge a mani aperte. Finita qui? Neanche per idea. L’occasione più grande ce l’ha ancora il Verona, con Pisacane che salva sulla linea un colpo da pochi passi di Miguel Veloso. 

    La ripresa sembra la fotocopia del primo tempo, con occasioni da una parte e dall’altra. Ci prova subito Ceppitelli (colpo di testa fuori), il Verona risponde con Zaccagni, chiuso sul più bello da Pisacane. Poi di nuovo Cagliari con Rog che spinge sul palo un invito delizioso di Simeone, al quale risponde Verre, il cui tentativo viene respinto da Olsen. Siamo in un flipper, con la palla che va da una parte all’altra, quasi in maniera ossessiva. Il Cagliari torna a sfiorare il 2-0 con Nandez (probabilmente il miglior crossatore del campionato) che trova Simeone, cancellato da Silvestri, il Verona va a un passo dal pari con Salcedo, in campo per Verre, il quale allarga il sinistro da buona posizione. Mamma mia, che partita! Può succedere qualsiasi cosa, alla faccia di chi considera questa una sfida di Serie B. E qualcosa prontamente succede: Pisacane scivola in area di rigore, ne approfitta Faraoni che fulmina Olsen. Entra Nainggolan, ma è ancora il Verona a creare, con Zaccagni e Lazovic. I primi segnali del Ninja arrivano a tredici dal 90’: accelerazione e palla in mezzo per Simeone che, da dischetto del rigore, mette clamorosamente alto. Nel finale è il Verona che merita di più, con Olsen che salva su Salcedo. Finisce 1-1, tra due squadre che giocano a calcio, tra due squadre che ci hanno fatto divertire.






    Cagliari-Verona  1-1 (primo tempo 1-0)

    Marcatori:
    29’ p.t. Castro (C), 21’ s.t. Faraoni (V)

    Cagliari (4-3-1-2): Olsen; Cacciatore, Pisacane, Ceppitelli, Pellegrini; Nandez, Cigarini (dal 30’ s.t. Oliva), Rog (dal 39’ s.t. Ionita); Castro (dal 27’ s.t. Nainggolan); Joao Pedro, Simeone. All. Maran

    Verona (3-4-2-1): Silvestri; Rrhamani, Dawidowicz, Gunter; Faraoni, Amrabat, Veloso, Lazovic; Zaccagni (dal 29’ s.t. Pessina), Verre (dal 21’ s.t. Salcedo); Stepinski (dal 47’ s.t. Pazzini). All. Juric

    Arbitro:  Volpi di Arezzo

    Ammoniti: 31’ p.t. Stepinski (V), 33’ p.t. Castro (C), 11’ s.t. Dawidowicz (V), 19' s.t. Pellegrini (C)
     

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