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  • Cagliari, Zenga: 'Il mio l'ho fatto, futuro nelle mani del presidente'

    Cagliari, Zenga: 'Il mio l'ho fatto, futuro nelle mani del presidente'

    Il tecnico del Cagliari Walter Zenga parla a Dazn dopo la vittoria interna con la Juventus: "Come punteggio è la miglior partita, perché la Juve è campione d'Italia. Fa morale per tutti, abbiamo giocato anche altre partite con lo stesso piglio e la stessa attenzione. Avevamo trovato la quadra con Rog, Nandez e Nainggolan e ci mancavano tutti questi giocatori. Rog ha giocato per onore di firma, non doveva rientrare a fine primo tempo. Questa squadra non ha mai mollato e alle volte potevamo sembrare non in partita, invece questa sera hanno dimostrato di essere un grande gruppo. Cragno determinante dal suo ritorno? Avevo finito i tempi dei cambi, il numero, vorrei sottolineare la soddisfazione di vedere Faragò mediano con Ionita. I tre dietro che si sono comportati benissimo, Joao Pedro ha giocato una partita straordinaria. Siamo felici, Gagliano ha dimostrato che il settore giovanile del Cagliari, dopo Barella, può tirare fuori giovani interessanti. Abbiamo potuto lavorare poco in questo periodo, quel poco che abbiamo fatto lo abbiamo visto con il Torino. A Firenze, a Bologna, avevamo trovato un atteggiamento offensivo con questo 4-3-1-2. Ieri abbiamo fatto venti minuti di allenamento e abbiamo riacceso queste linee di passaggio, queste ripartenze, muovere la palla veloce. Se si lavora con intensità e serietà tutta la settimana, ci si può togliere tante soddisfazioni. Non vuol dire attaccare chissà che cosa, ma alzare l'asticella. Buffon? Abbiamo un'amicizia di vecchia data, abbiamo condiviso... Io ho giocato in porta, lui è ancora in campo e quando ci incontriamo abbiamo stima reciproca. Mi ha fatto una prefazione di un libro che avevo scritto dicendo grandi cose, gli ho detto che è un grande perché alla sua età avevo già smesso. Futuro? Credo che se una società sceglie un allenatoore in base a una vittoria o a una sconfitta sia una scelta opportunistica: non è che se vinci sei bravo e se perdi non lo sei, devi valutare tante cose. A me piacerebbe iniziare una stagione, noi abbiamo iniziato il 18 maggio senza amichevoli. Avendo l'handicap di aver perso alla prima partita Joao Pedro e avendo Nainggolan solo due partite. Ringrazio Dio che gli altri hanno tirato la carretta pur senza benzina, mi riferisco a Ionita, Rog, Nandez. Il mio futuro è nelle mani del presidente, il mio l'ho fatto: vado a casa tranquillo, dormo sereno perché ho fatto il mio dovere con passione. Il Cagliari non ha fatto brutte figure in questo periodo".

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