Tra l'entusiasmante vittoria contro il Genoa e il preziosissimo pareggio ottenuto a Torino contro la capolista, è passato quasi sotto silenzio l'addio di Davide Biondini. E questo francamente ci dispiace. Eppure dovrebbe far notizia, in un calcio dove le bandiere sono sempre più rare e i giocatori cambiano casacca anche più volte nell'arco della stessa stagione, la partenza di un calciatore che ha militato per sei stagioni consecutive nella stessa squadra.

Forse i ritmi del calcio attuale, talmente frenetici e incalzanti, non danno più spazio a certi sentimentalismi, o forse si è preferito essere accondiscendenti nei confronti di una parte della tifoseria che Biondini non lo amava proprio (anche a causa di un'intervista rilasciata l'estate scorsa nella quale manifestava l'intenzione di cambiare aria). Fatto sta che ha lasciato Cagliari un giocatore che ha collezionato 175 presenze con la maglia rossoblù; mica poche, considerando che davanti a lui tra i giocatori dell'attuale rosa ci sono due 'inarrivabili' come Conti ed Agostini.

Un professionista che ha sempre dato il massimo in campo, un centrocampista tutto cuore e polmoni che non ha disdegnato talvolta anche delle sortite vincenti in zona gol. E tra le sette reti che costituiscono il suo bottino dal 2006 sino all'altro ieri, non possiamo non ricordare il sigillo apposto dal rosso centrocampista nell'ormai storica vittoria (2 a 3) contro la Juventus il 31 gennaio 2009, quando il Cagliari targato Allegri strapazzò la Vecchia Signora. Biondini mise a segno la prima rete, colpo di testa vincente su cross di Fini. Purtroppo la sua avventura in rossoblù non si è chiusa nel migliore dei modi, ma noi vogliamo ricordarlo così, con negli occhi quel gol all'Olimpico di Torino.