Calciomercato.com

  • Cagliarimania: che cosa ha detto la partita di Coppa Italia contro la Cremonese

    Cagliarimania: che cosa ha detto la partita di Coppa Italia contro la Cremonese

    • Marco Orrù
    Come al solito, la Coppa Italia è utilizzata dagli allenatori per far giocare quei giocatori che in campionato, per un motivo o per un altro, trovano poco spazio. Ed è così che è stato anche ieri pomeriggio quando il Cagliari ha affrontato la Cremonese alla Sardegna Arena nel terzo turno della coppa nazionale. Nella squadra titolare, era presente solo un giocatore che fa parte della formazione base rossoblù, ovvero Marin. Gli altri 10, portiere compreso, erano tutti nuovi, molti anche al debutto stagionale o proprio nel nuovo club, ad esempio Vicario.
    Il match, finito 1-0 per la squadra sarda, è stato un test più duro di quel che ci si potesse aspettare; la Cremonese, arrivata a Cagliari all'asciutto di vittorie in campionato finora, ha schierato diversi titolari e, soprattutto nel secondo tempo, avrebbe meritato più volte di passare in vantaggio, sbattendo contro i pali e contro un Vicario in gran spolvero. I rossoblù sono riusciti a portare a casa la qualificazione al turno successivo solo grazie ad un gol di Faragò, fino a quel momento uno dei peggiori, a metà ripresa. 

    Dunque, una vittoria non troppo convincente e a non convincere più di tanto sono state le riserve rossoblù, se così si possono chiamare, che nel campionato delle cinque sostituzioni diventano fondamentali più che mai. Partiamo però dalle note positive, che ci sono state; detto che Vicario si avvia a prendere l'eredità di Cragno, naturalmente a fine stagione, se le offerte che certamente arriveranno soddisferanno il presidente Giulini e il giocatore, c'è da registrare il ritorno dal primo minuto di Pavoletti, che non giocava titolare da più di un anno. Il "Pavo" si è rivelato sempre pericolosissimo nel gioco aereo, anche se non ha mai trovato la porta. Un buon ritorno tutto sommato. Così come è stato un buon debutto dal 1' di Ounas che ha dato filo da torcere alla difesa grigiorossa e che è entrato anche nell'azione del gol del Cagliari. L'algerino ha dimostrato che può diventare sia una prima scelta, sia un giocatore che può spaccare le partite. Da rivedere, invece, due ragazzi giovani, Tripaldelli e Tramoni, autori di un buon avvio, alcuni sprazzi degni di nota e alcuni errori, tutto normale per ragazzi di 21 e 20 anni come loro. Bocciato, invece, per l'ennesima volta Caligara, troppo timido e con poca personalità, mentre la coppia centrale Klavan-Pisacane, ha ballato parecchio, al cospetto di una squadra di Serie B, così come Faragò, riscattatosi col gol decisivo però. Anche Oliva, tartassato dagli infortuni, non è apparso brillantissimo, ed è un peccato perché nella sua avventura cagliaritana l'uruguaiano non è quasi mai stato fisicamente al 100%.

    Insomma, note positive e qualche negativa, con la speranza che questi ultimi possano comunque tornare utili nel corso della stagione. 

    Altre Notizie