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  • Cagliarimania: dal troppo entusiasmo alla grande depressione

    Cagliarimania: dal troppo entusiasmo alla grande depressione

    • Marco Orrù
    Nel calcio, si sa, il detto “dalle stelle alle stalle” è tipico di ogni tifoso appassionato che si rispetti, non solo del Cagliari. Nello specifico, in casa rossoblù si è passati dall’esaltazione per il mercato scintillante, alla depressione dopo la prima sconfitta, alla prima di campionato, contro il Brescia. 

    Ecco, se si era un tantino esagerati prima nei trionfalismi, ora non si deve farlo al contrario con i toni catastrofici. D’altronde, l’ha detto anche Radja Nainggolan nel post partita contro le rondinelle: “E’ giusto che ci sia entusiasmo e che questo non vada scemando dopo le prime difficoltà, a noi serve l’aiuto del pubblico”. E’ innegabile che la delusione per i 16 mila della Sardegna Arena è stata tanta domenica sera; l’attesa era spasmodica, il pubblico aveva risposto con un sold out nonostante i mugugni per i prezzi ritenuti troppo alti, e dunque l’1-0 bresciano firmato Donnarumma è stata una doccia gelata per tutti. 

    Da qui però a dire che è tutto sbagliato quello fatto fin qui ce ne passa. I catastrofismi non hanno mai portato a niente e anche adesso è meglio non farne. Il Brescia alla prima in casa rappresentava un giusto trampolino di lancio verso quello che sarebbe stato poi lo scontro casalingo con l’Inter, da vivere senza ansie, ma la sconfitta di domenica ha ribaltato le cose. I neroazzurri vengono dalla roboante vittoria per 4-0 col Lecce alla prima e vorranno proseguire nel trend prima della sosta, mentre il Cagliari deve in fretta ricomporre i cocci di una sconfitta più pesante di quel che il risultato dica. 

    Bisogna anche dire che mister Maran non ha certo la fortuna dalla sua parte in questo inizio di stagione. Il Cagliari 2019/2020, quello del Centenario e della ricorrenza dei 50 anni dello scudetto, è stato costruito attorno a due pilastri come Cragno e Pavoletti. Partito Barella e sostituito come meglio non si poteva, ecco che i due pilastri citati prima sono ora un po’ scricchiolanti. Il portiere fiorentino non lo si è visto contro il Brescia e con ogni probabilità non lo si vedrà ancora per diversi mesi a causa dell’infortunio alla spalla rimediato contro il Fenerbahçe in amichevole, mentre l’attaccante livornese, uscito malconcio dal match contro la squadra di Corini, è in forte dubbio per la gara con l’Inter, e non solo. Perdere due pedine così importanti quando sei all’inizio di un percorso altrettanto importante, è chiaro che taglia le gambe un po’ a tutti. 

    Il Cagliari dovrà esser bravo dunque a reagire a tutte queste difficoltà che improvvisamente sembrano essersi abbattute, sfoderando una prova d’orgoglio contro l’ex Barella, spazzando via tutte le nuvole che si sono addensate da qualche giorno nel capoluogo sardo. Per non passare definitivamente “dalle stelle alle stalle”. 

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