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  • Cagliarimania: è arrivato il momento di lanciare Han Kwang Song
Cagliarimania: è arrivato il momento di lanciare Han Kwang Song

Cagliarimania: è arrivato il momento di lanciare Han Kwang Song

  • Mauro Cossu
Il Cagliari torna da Firenze con zero punti, ma con tante certezze. All'Artemio Franchi la squadra di Rastelli gioca a viso aperto e senza timore, va vicina al vantaggio con le clamorose occasioni di Barella e Sau, ma dopo oltre un’ora e mezza disputata ad alti livelli, deve arrendersi al guizzo vincente di Kalinic al 92' che ha il sapore della beffa. Una sconfitta che brucia per come è arrivata, ma che lascia tante note positive sul taccuino di Massimo Rastelli. A partire dalla ritrovata solidità difensiva che sembrava aver smarrito dopo la gara contro l’Inter. A Firenze, di fronte ad una squadra sulla carta nettamente favorita, i sardi riescono ad arginare senza troppi patemi l'attacco viola (sesto miglior reparto avanzato del campionato con 45 gol all'attivo), grazie anche alle sontuose prestazioni di Bruno Alves e Pisacane, per l'occasione schierati come coppia centrale. Se non fosse per la piccola amnesia finale, per i due si parlerebbe di una prova da 7 in pagella. Positiva anche la partita di Rafael, senza dubbio di un'altra categoria rispetto al suo connazionale più giovane che ha difeso i pali nell'1-5 del Sant'Elia contro l'Inter. Ottimi segnali anche dal centrocampo e dall'attacco, che - nonostante le zero reti segnate - hanno retto bene l'urto contro la mediana tecnica e fisica di Paulo Sousa, riuscendo anche a ripartire pericolosamente in più di una circostanza, come testimoniano le ghiotte occasioni avute da Borriello, Barella e Sau. Insomma, se la brutta sconfitta con l'Inter andava dimenticata al più presto, la partita del Franchi lascia tanti spunti positivi dal quale ripartire per chiudere al meglio la stagione.

Alla spedizione in terra toscana non ha preso parte Han Kwang Song, talento nordcoreano che ha firmato per il Cagliari nei giorni scorsi. Classe 1998, il giovane attaccante ha convinto tutti durante il periodo di prova con la squadra isolana, alla quale è stato aggregato dallo scorso 30 gennaio. Il gioiellino dagli occhi a mandorla in passato è stato visionato anche da top club europei del calibro del Liverpool, rimasti impressionati dalle prestazioni del ragazzo nel Mondiale Under 17 nel 2015 e nel successo nei campionati d’Asia Under 16 del 2014. Classico centravanti moderno, mobile e rapido, che nonostante la stazza non imponente riesce a farsi rispettare in area avversaria, non a caso Han Kwang Song è stato inserito dal The Guardian tra i migliori 50 giocatori nati nel 1998 al mondo. Dopo averlo apprezzato per oltre un mese nel centro sportivo di Asseminello, il Cagliari ha deciso di puntare su di lui e nei giorni scorsi lo ha tesserato come "giovane di serie". Inizialmente Han verrà inserito nella rosa della Primavera e prenderà parte alla prestigiosa Viareggio Cup, ma molto presto potremmo vederlo all'opera anche con la maglia della prima squadra. A maggior ragione dopo la cessione di Victor Ibarbo, ormai a un passo dal Sagan Tosu. Il risicato parco attaccanti dei sardi, al momento formato da tre soli elementi (Borriello, Sau e Farias), si arricchisce così della classe cristallina di Han Kwang Song, che potrebbe scrivere un pezzo di storia del club rossoblu e del calcio italiano: qualora dovesse scendere in campo, diventerebbe il primo calciatore della Corea del Nord a giocare in Serie A. Un traguardo storico per la società rossoblu, che potrà presto contare su un nuovo elemento di talento per l’ultima parte di stagione e - soprattutto - per il futuro.

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