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  • Cagliarimania: è ora di svegliarsi per uscire dall'incubo. Tra bocciature e certezze...
Cagliarimania: è ora di svegliarsi per uscire dall'incubo. Tra bocciature e certezze...

Cagliarimania: è ora di svegliarsi per uscire dall'incubo. Tra bocciature e certezze...

  • Mauro Cossu
Il Cagliari è sparito. La squadra che ha ricevuto tanti elogi nella prima parte di stagione, ora è soltanto un lontano ricordo. Il pesante ko subito in casa del Sassuolo certifica la crisi rossoblù: una sola vittoria nelle ultime 11 partite di Serie A, appena un punto conquistato nel trittico con Udinese, Empoli e Sassuolo, dirette rivali nella corsa alla salvezza. Un momento nerissimo per gli uomini di Rolando Maran che, a differenza dei risultati negativi (pochi) di inizio campionato, hanno perso quello smalto e quei principi di gioco che avevano fatto ben sperare il popolo isolano. E la classifica, inevitabilmente, adesso inizia a farsi preoccupante e ben lontano dalle aspettative di settembre. Al netto delle defezioni e di alcune scelte poco comprensibili, la rosa del Cagliari presenta dei problemi evidenti e piuttosto ricorrenti: la mancanza di un terzino mancino affidabile che costringe l’adattamento di un Padoin in quella posizione, e la necessità di un altro attaccante prolifico da affiancare a Pavoletti, unica bocca da fuoco della squadra.

Passiamo alle note dolenti. La sconfitta col Sassuolo sancisce una bocciatura (definitiva?): quella di Likogiannis. Il terzino greco, lanciato da titolare sulla corsa sinistra, ha deluso. Surclassato dal duo Berardi-Lirola, di rado è riuscito a superare la linea di metà campo e quando vi è risucito non è stato in grado di dare una mano alla manovra offensiva. Al termine del primo tempo, Maran lo ha lasciato negli spogliatoi: la più classica delle bocciature. Poco convincente (eufemismo) anche Srna, che sembra in una pericolosa fase calante dopo le brillanti prestazioni di inizio stagione. E le certezze? Due su tutte: Barella e Pavoletti. Se non girano loro, il Cagliari diventa vulnerabile e piatto. Il centrocampista classe '97 è apparso svagato, troppo irruento e forse distratto dai tanti rumors di mercato. Un gara da dimenticare per lui dopo tante prestazioni da top. E Pavoloso? Se non segna lui, i rossoblù fanno una fatica tremenda a trovare il bersaglio grosso. Due certezze ("assenti" a Reggio Emilia) dalla quale Maran deve ripartire.

Intanto, siamo arrivati al -4. Niente a che vedere con la classifica, ci stiamo chiaramente riferendo al gong del mercato. Dopo aver preso il centrocampista uruguaiano Oliva, arrivato nei giorni scorsi in Sardegna per la firma ma di ritorno in patria per sbrigare tutte le pratiche relative al rilascio del permesso di soggiorno, condizione fondamentale per effettuare il tesseramento, ora il Cagliari ha una priorità. L'intenzione del ds Carli è quella di consegnare a Maran un nuovo laterale sinistro. Lykogiannis - come detto - non ha convinto, Padoin spesso fa vedere di essere un adattato, Pajac è sempre in uscita e molto presto potrebbe salutare. Il club rossoblù aveva pensato a Peluso, ma il Sassuolo ha fatto muro. L'altro nome sul taccuino degli uomini mercato di Giulini è quello di Lazaar, in forza al Newcastle. Il marocchino classe '92 conosce bene il calcio italiano per le esperienze con Varese, Palermo e Benevento. Potrebbe arrivare in prestito fino a giugno con eventuale opzione di riscatto, ma prima il Newcastle deve trovare un sostituto (è saltato il trasferimento di Jordan Lukaku dalla Lazio). La certezza è che quello di esterno sinistro difensivo è un nodo che va assolutamente risolto, prima di tutti gli altri, anche perché si tratta di un problema ormai cronico. C'è tempo fino al 31...

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