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  • Cagliarimania: giudizio sospeso, ma la strada è quella giusta

    Cagliarimania: giudizio sospeso, ma la strada è quella giusta

    • Marco Orrù
    Primo match di campionato per il Cagliari di Di Francesco e primo punto conquistato. Al Mapei Stadium Joao Pedro e compagni hanno disputato una prova a più facce: male per i primi 20 minuti, poi una piccola ripresa, culminata nel secondo tempo con il gol del vantaggio di Simeone, poi ripreso da Bourabia nel finale. In mezzo una partita fatta di sofferenza per un Sassuolo già ben rodato e in palla, con qualche sprazzo di giocate di qualità, seppur ancora troppo poche per poter dare un giudizio totalmente positivo. 

    A Di Francesco va lasciato ancora, giustamente, diverso tempo per essere giudicato, considerando che sta giocando un undici che probabilmente non sarà lo stesso dopo il 5 ottobre, ovvero dopo la fine del mercato. Faragò e Lykogiannis sulle fasce saranno insidiati da Zappa e Tripaldelli, mentre in mezzo, in difesa, c'è grande attesa per l'imminente arrivo di Diego Godin. In mezzo, aspettando Nainggolan, giocherà anche Nandez, oggi esterno d'attacco per necessità. Insomma, un Cagliari con la scritta 'lavori in corso' fuori dallo spogliatoio, che ha comunque conquistato un ottimo punto a Reggio Emilia, casa Sassuolo. 

    Passiamo alle note positive. La fase difensiva è stata pressochè perfetta. Il Sassuolo ha calciato tante volte verso la porta di Cragno, ma l'ha fatto soprattutto con conclusioni da fuori, finite o alte o tra le braccia del portiere rossoblù. Caputo è andato praticamente solo due volte a tu per tu con Cragno, che l'ha ipnotizzato sempre alla grande. Le ripartenze sono state difficoltose, ma dopo i primi 20' il baricentro si è alzato e si è rischiato molto meno. Bene, come al solito Nandez, che ha interpretato a modo suo il ruolo di esterno offensivo, così come Joao Pedro, encomiabile per recuperi, contrasti, protezione della palla, ma anche per aver servito a Simeone il cioccolatino del momentaneo vantaggio. Sono quindi loro, quelli della vecchia guardia, a mostrare il cammino. Bene ovviamente anche la difesa, soprattutto centralmente, con Walukiewicz e Klavan (poi Pisacane) sugli scudi. 

    Quelle negative sono invece rappresentate dall'inserimento di alcuni nuovi, Marin su tutti. Il romeno, che avrebbe dovuto prendere in mano le redini del gioco rossoblù, è apparso ancora spaesato. Poca grinta e forza anche da parte di Caligara, tornato dal prestito al Venezia, timido e poco propositivo a centrocampo. Stranamente poco lucido anche Rog, tra i migliori lo scorso anno, mentre Faragò e Lykogiannis, seppur a tratti, hanno fatto vedere tutti i loro limiti, aspettando poi che Tripaldelli e Zappa crescano alle loro spalle. 

    Ora c'è da pensare alla Lazio, che arriverà alla Sardegna Arena il prossimo sabato, ma soprattutto c'è da capire se per quel match Di Francesco avrà altri nuovi giocatori, uno su tutti Diego Godin, la cui trattativa con l'Inter è ormai chiusa. Un Cagliari, come detto work in progress, ma che ha già fatto vedere di che pasta è fatto. 

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