Calciomercato.com

  • Cagliarimania: i bambini primi tifosi

    Cagliarimania: i bambini primi tifosi

    Il Cagliari riabbraccia i suoi tifosi. E non lo fa solo metaforicamente - l'incursione di Pinilla in curva dopo il gol vittoria contro il Catania ne è la lampante dimostrazione - ma con azioni concrete. Una di queste è l'iniziativa 'Lo stadio dei bambini' che la società rossoblù porta avanti da qualche anno. Una manifestazione settimanale che si svolge nelle scuole di Cagliari e provincia, dove i protagonisti sono i tifosi più giovani, i bambini appunto, che hanno la possibilità di incontrare i loro beniamini. Un modo per rendere meno lontani i campioni del calcio dalla società in cui vivono e un'occasione per parlare di sport ai giovani in modo diverso, sicuramente più coinvolgente.

    L'affetto dei bambini e le loro domande, che spesso sono più 'pungenti' di quelle dei giornalisti di professione, rendono imperdibili questi appuntamenti settimanali. Tra un allenamento e l'altro i giocatori rossoblù si rendono disponibili a portare il loro contributo per avvicinare gli scolari al mondo del calcio. Questa settimana è stato il turno di Nicola Murru, giovane promessa della squadra di Lopez. Murru, diventato uno dei punti fermi della difesa rossoblù superando il brasiliano Avelar nelle gerarchie, sta dimostrando in questo campionato di essere uno dei giovani più interessanti della serie A. Non a caso alcune importanti società (si è parlato anche di Inter e Milan) hanno già puntato gli occhi verso di lui. Ma l'umiltà, nonostante i riflettori puntati addosso, ha fatto presente Murru ai bambini, non deve mai mancare. Il terzino dicianovenne ha raccontato ai bambini anche la sua particolare emozione nel calcare per la prima volta l'erba del Sant'Elia dopo tanti mesi di esilio forzato.

    E' importante sottolineare l'importanza di coinvolgere sempre di più i bambini in una dimensione meno virtuale del calcio. I loro beniamini non sono solo quelli della play station o quelli che ammirano alla tv; ma ci sono anche quelli che vanno a trovarli nelle loro scuole e che loro possono andare a sostenere la domenica allo stadio. In un periodo in cui si parla di chiusura delle curve, questa iniziativa ci sembra un segnale di apertura verso un pubblico che porterebbe entusiamo e genuinità nei nostri stadi.

    Altre Notizie