Se, per assurdo, Victor Ibarbo dovesse smettere di giocare domani, un posto nella storia l'avrebbe già conquistato. Con la tripletta segnata domenica scorsa alla Sampdoria è infatti entrato nel ristretto numero di giocatori rossoblù che, nella massima serie, sono riusciti nell'impresa. E, stando alle poco rassicuranti dichiarazioni di Achille Serra, l'inviato della Lega, potrebbe essere anche l'unico ad aver segnato tre gol nello stadio di Is Arenas. 

Sono dieci coloro che hanno avuto questa soddisfazione, dal 1964 - anno del primo campionato in serie A del Cagliari - ad oggi. E colui che ha inaugurato il club dei bomber è, manco a dirlo, Gigi Riva: il 2 ottobre 1966 il Bologna usciva sconfitto dal glorioso stadio Amsicora per 4-0 con tre gol del numero undici rossoblù. Ancora 'Rombo di tuono' protagonista nella goleada del Cagliari a Varese (1-6) nella stagione 1968-69. 

Dopo di lui solo altri due italiani. Eraldo Mancin (unico difensore della lista) nel 1971 e il sardo Gigi Piras, che nel 1976, scelse come vittima proprio la Sampdoria. In attesa che si aggiunga anche Marco Sau (ci è andato molto vicino), il resto dei bomber parla prevalentemente sudamericano (con l'eccezione del camerunense Mboma): dal panamense Dely Valdes, ai brasiliani Oliveira e Nenè, dallo sfortunato argentino Larrivey (i suoi tre gol non servirono ad evitare la disfatta del Cagliari a Napoli nella scorsa stagione) al cileno Pinilla.

Per arrivare al nostro colombiano Ibarbo, che finalmente ha sfatato uno dei dubbi maggiori sulle sue qualità: la poca concretezza sotto porta. Il portiere blucerchiato Romero può smentire tali perplessità. Facilità di corsa, potenza fisica, abilità nel dribbling ed ora anche precisione in area di rigore: l'intuizione che spinse Cellino ad acquistare l'allora ventenne Ibarbo si sta rivelando vincente.