Giusto due mesi fa da questa rubrica si muoveva qualche appunto sulla campagna acquisti del Cagliari. Ebbene, dopo cinque giornate di campionato dobbiamo già ricrederci. Se andiamo a leggere la classifica notiamo, con piacere e non senza un pizzico di stupore, che diverse squadre giudicate più attrezzate del Cagliari in base ai colpi di mercato piazzati quest'estate, guardano la squadra allenata da Ficcadenti dal basso verso l'altro.

Parliamo del Cesena di Mutu e Candreva e del Bologna di Acquafresca e Diamanti, che sono ferme a quota un punto, a ben 9 lunghezze di distanza dai rossoblù cagliaritani. Messe leggermente meglio sono il Chievo di Paloschi (8 punti) e il prossimo avversario del Cagliari, quel Siena che si è aggiudicato due pezzi da novanta come D'Agostino e Mannini, ma che attualmente ha la metà dei punti rispetto ai sardi. Insomma, le speranze rossoblù si stanno rivelando più efficaci delle certezze di altre squadre.

I nomi altisonanti da soli non possono reggere le sorti di una squadra. I vari semisconosciuti Thiago Ribeiro, Ibarbo, El Kabir, lo stesso Larrivey, al contrario, stanno dimostrando di andare al di là delle aspettative. Massimo Ficcadenti e lo zoccolo duro del gruppo, con capitan Conti in testa, hanno sicuramente facilitato l'inserimento dei nuovi, e così la squadra sta viaggiando a ritmi decisamente sostenuti. Vincendo domenica contro il Siena potrebbe addirittura salire in vetta alla classifica. Qualcuno addirittura ha azzardato paragoni con il Cagliari dello scudetto. Roba da far girare la testa.

Occorre però stare con i piedi per terra. Il cammino è appena iniziato e fare voli troppo azzardati non è indicato per chi è abituato a vivere nei quartieri bassi. Anche perché è necessaria la giusta tranquillità per far maturare ulteriormente sia quei ragazzi che già si stanno mettendo in mostra sia chi, come Ceppelini, Rui Sampaio e Ekdal, non ha ancora avuto occasioni importanti per dimostrare il proprio valore. Il campionato è lungo, le speranze hanno tempo per crescere.